Harzarich per il Giorno del Ricordo a Pagnacco e in caserma dei pompieri a Udine, con l’ANVGD
È stato un risarcimento morale. Il Comune di Pagnacco (UD) ha ricordato il maresciallo Harzarich, medaglia d’oro al valor civile, davanti a decine di studenti e di autorità militari e civili. Lui con i suoi pompieri del 41° Corpo di Pola organizzò l’esumazione di oltre 250 salme di italiani dalle foibe istriane dal 1943 al febbraio 1945, tra le quali quella di Norma Cossetto. I partigiani comunisti dell’esercito di liberazione jugoslavo andavano a sparargli contro mentre usciva dalle foibe. Non volevano che si scoprisse quei crimini disumani. Arnaldo Harzarich era nato a Pola il 3 maggio 1903 e morì a Merano (BZ) il 22 aprile 1973. Su di lui i titini jugoslavi, nel mese di settembre del 1944, misero addirittura una taglia di 50 mila lire, pur di catturarlo e farlo fuori, senza riuscire nel losco intento. Allora i suoi italici detrattori provarono con la delazione e ci riuscirono, tanto che fu allontanato dai Vigili del Fuoco.
Sua nipote Sara Harzarich raccontò, nel 2015, che lo zio subì perfino di una serie di attentati negli anni ‘50. Cosa accadde a Merano? “Un tizio uscì da un cespuglio vicino a casa – disse la signora Sara – sparando con una pistola, ma lo zio Arnaldo si salvò perché si era girato verso casa, dato che la moglie Stefania lo aveva richiamato per un ultimo bacio. Ecco, fu quel baseto a salvargli la vita, ancora una volta”.
In occasione del Giorno del Ricordo 2024 a Pagnacco, in piazzale Martiri delle Foibe, vicino all’Istituto Comprensivo di Pagnacco e Martignacco, si è svolta la cerimonia del riscatto Harzarich. Sono stati i suoi pronipoti Orietta Pesle e Maurizio Harzarich a presenziare alle cerimonie della riabilitazione. La signora Orietta, in particolare, ha pronunciato delle commoventi parole incentrate sul ricordo dei tragici fatti e sul sentimento di pace da trasmettere alle giovani generazioni. I cugini Harzarich Pesle erano vicino al monumento voluto da Sara Harzarich, madre di Orietta. È una scultura in ferro di Renato Picilli, inaugurata il 26 agosto 2012, in collaborazione con il Comune. “Eravamo quattro gatti a quella inaugurazione – ha detto con la sua solita indole l’ultra centenaria Paola Del Din, medaglia d’oro al valor militare – perché allora era difficile parlare delle foibe”.
Tra il folto pubblico, i molti labari e le varie autorità presenti sono da citare Laura Sandruvi, sindaco di Pagnacco, il prefetto Domenico Lione, il questore Alfredo D’Agostino, il capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Carlo Dell’Oppio, il Direttore regionale Agatino Carrolo, il comandante provinciale Giorgio Basile, la senatrice Francesca Tubetti, l’assessore regionale Barbara Zilli, vari consiglieri regionali e sindaci, oltre a rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni d’arma. Hanno parlato poi due studentesse Angelica e Giulia, leggendo un testo molto significativo.
È intervenuto pure l’ingegnere Sergio Satti, esule di Pola, classe 1934, decano dell’ANVGD di Udine. “Ho visto questa scena nel 1943 tra Pola e Barbana d’Istria – ha detto Satti – i partigiani con le armi spianate che dicono a due carabinieri: ‘andè dove volè, no ve fasemo mal’, il giorno dopo i loro corpi erano in un fosso. Ecco, mi tremano le gambe se penso a quei giorni e ai quei fatti tragici”.
Le cerimonie del riscatto Harzarich si sono concluse nella caserma dei Vigili del Fuoco di Udine, in via Popone. Orietta Pesle e Maurizio Harzarich, pronipoti dell’Angelo delle Foibe, come fu definito il maresciallo Harzarich, hanno ricevuto simbolicamente dal sottosegretario alla difesa On. Emanuele Prisco, il casco e la divisa da Vigile del Fuoco in onore del caro prozio. Ha ragione il sindaco di Pagnacco quando ha affermato che “Il ricordo tiene uniti il passato ed il presente, onorando i Martiri delle Foibe e preservando la verità storica per passarla alle nuove generazioni, con lo spirito di pace tra i popoli”.
In rappresentanza del Comitato Provinciale dell’ANVGD di Udine, presieduto da Bruna Zuccolin, erano presenti, col labaro, lo scrittore Mauro Tonino e il professore Elio Varutti, ambedue del Comitato Esecutivo del sodalizio stesso.
Per approfondire – E. Varutti, Parla Sara, nipote di Arnaldo Harzarich, che scoprì le foibe d’Istria, on line dal 2 marzo 2015 su eliovarutti.blogspot.com
Note varie – Testi di Sebastiano Pio Zucchiatti e Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Lettori: Bruna Zuccolin, Mauro Tonino, Claudio Ausilio, i professori Annalisa Vucusa e Enrico Modotti. Aderiscono il Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e l’ANVGD di Arezzo.
Ricerche e Networking di Girolamo Jacobson e Elio Varutti. Copertina: Pagnacco, piazzale Martiri delle Foibe, 8 febbraio 2024, cerimonia per il Giorno del Ricordo. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Fotografie di Elio Varutti, Mauro Tonino, Ugo Falcone e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
Laura sandruvi
Grazie infinite per la partecipazione Elio, per il Vostro costante contributo a mantenere vivo il Ricordo
Laura Sandruvi
varutti
Prego, signor sindaco. Il mio impegno e di tutta l’ANVGD della provincia di Udine, guidata dalla presidente Bruna Zuccolin, è per non dimenticare, come ci ha insegnato Sara Harzarich.