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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | Ricerche storiche
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Ricerche storiche

Nov 27 2024

Una famiglia via da Fiume in otto, accolti nella cripta del Tempio Ossario di Udine, 1945

Dopo la seconda guerra mondiale a Fiume molti italiani furono espulsi dai titini con varie modalità. Umberto Torrisi racconta che: “Dissero a mio padre nel 1945 in via Fratelli Branchetta, ‘Mariano è meglio che tu vada via da Fiume’, così i miei genitori partirono in fretta con cinque figli e la sorella di mia mamma, otto persone in tutto”. Dopo l’entrata dei titini a Fiume, il 3 maggio 1945, preceduta dalla fuga dei nazisti, così Severino Dianich descrive la situazione creatasi in città: “Non sapevamo nulla delle foibe: era solo che...

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Ott 29 2024

Danilo Danielis, di Fiume, cresciuto nel campo profughi tra Laterina e Torino, 1948

Questa è la storia di un cucciolo dell’esodo giuliano dalmata, allevato tra campi profughi e collegi d’orfani e divenuto, poi, niente meno che un dirigente di una primaria impresa nazionale. Il suo nome è Danilo Danielis, nato a Fiume nel 1940. È partito dalla sua città nel 1948 con la mamma vedova, Ortensia Zovich (1915-1996) e quattro fratelli: Ugo, Edda, Nirvana e Claudia. “Abitavamo a Fiume nelle case popolari di Torretta, che furono bombardate. Siamo passati per il Silos di Trieste per un giorno – ha detto – e poi...

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Ott 21 2024

La Riva Derna a Zara. Ricordo di Ulisse Donati, 1930

Ecco un altro singolare racconto di Ulisse Donati, scrittore di Zara. Il testo originale videoscritto fa parte della Collezione di Franca Balliana Serrentino. Si ricorda che Zara, sulla costa dalmata, fece parte del Regno d’Italia dalla fine della Prima guerra mondiale fino al 10 febbraio 1947, quando fu ceduta alla Jugoslavia di Tito. Oggi è Zadar nella Repubblica di Croazia.Nel proporre qui il testo di Ulisse Donati, nato il 6 agosto 1913 a Zara e scomparso il 20 marzo 2013 a Venezia, si è cercato, come altre volte, di rispettare...

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Set 08 2024

Ines Demarchi, di Fiume, al Campo profughi de L’Aquila, poi in Canada, 1948

Come mai Ines Demarchi non volle ritornare a Fiume jugoslava, nel 1948, dopo aver abbandonato la sua città natale? È il funzionario dell’Ufficio IRO per l’emigrazione che scrive la sua risposta sul Questionnaire: “Dice che non vuole tornare indietro perché essendo italiana di sentimenti democratici italiani desidera vivere in un paese libero” (“She says thath she does not want to go back because as Italian of Italian democrat.feelings she wishes to live in a free country” DocID: 80352498). Più chiaro di così! Si ricorda che l’Organizzazione Internazionale per i Rifugiati (International...

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Set 03 2024

I bagni a Zara. Un ricordo di Ulisse Donati, 1920-1930

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un racconto di Ulisse Donati, scrittore di Zara. Il testo originale videoscritto fa parte della Collezione di Franca Balliana Serrentino. Si ricorda che Zara, sulla costa dalmata, fece parte del Regno d’Italia dalla fine della Prima guerra mondiale fino al 10 febbraio 1947, quando fu ceduta alla Jugoslavia di Tito. Oggi è Zadar nella Repubblica di Croazia. Per “bagno” si intenda uno “stabilimento balneare”. Nel proporre qui il testo di Ulisse Donati, nato il 6 agosto 1913 a Zara e scomparso il 20 marzo 2013 a Venezia,...

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Ago 21 2024

Riccardo Frassetto, giurato di Ronchi, dall’Impresa di Fiume al Vittoriale degli Italiani

Con origini trevigiane di Crocetta del Montello, luogo natio della famiglia, Riccardo Frassetto nacque a Roma nel 1893. Fu tenente dei Granatieri di Sardegna nella Grande Guerra quando riportò tre ferite. Finita la guerra, i Granatieri furono occupati a presidiare Fiume, nell’ambito della missione interalleata che vigilò sulla sicurezza della città contesa tra Italia e neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Nella città del Quarnaro già dal 30 ottobre 1918 il Consiglio nazionale italiano, appellandosi al diritto di autodeterminazione dei popoli, proclamò l’unione di Fiume alla madrepatria, l’Italia. Fiume...

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Giu 27 2024

La fine della minoranza tedesca in Jugoslavia. I Volksdeutschen della Craina, 1945

È un fatto poco noto. Dopo la seconda guerra mondiale i titini jugoslavi eliminarono con la violenza i componenti della minoranza tedesca della Craina (croato: Krajina). “Si sta parlando di 180-200 mila persone abitanti nella Craina, me l’hanno detto certi studiosi di Zagabria – ha riferito una fonte orale – furono uccisi tutti: anziani, donne e bambini” (Zuballi U 2024). Pur essendo cittadini jugoslavi, la loro colpa era di essere di ascendenza germanica, o austriaca e di aver fraternizzato con le truppe di Hitler nel 1941, quando ci fu l’invasione...

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Mag 16 2024

Cronache nere dell’Ottocento a Zara a cura di Giorgio Gaspar

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un paio di cronache nere riferite all’Ottocento disegnate e scritte da Giorgio Gaspar, autore di Zara, scomparso nel 2015. I testi originali fanno parte della Collezione di Franca Balliana Serrentino. Nel proporre i testi in questa sede si è rispettata la grafia originale, con un cenno storico d’inquadramento generale. Ecco le parole e i disegni di Giorgio Gaspar (a cura di Elio Varutti). -- Cronache zaratine dei primi dell’Ottocento – Nella primavera del 1807, nell’affollato per l’occasione, Campo Castello, tra la folla silenziosa, venne ghigliottinata una giovane donna...

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Mag 13 2024

Arresti a Zara da quelli col berretto e stella rossa. Ricordi di Giorgio Gaspar, 1944

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un ricordo di Giorgio Gaspar, scrittore di Zara, scomparso nel 2015. Il testo originale è già stato pubblicato su “Da Gorizia fino a Zara” periodico dell’Associazione Famiglie Giuliano Dalmate - Hamilton e dintorni (Canada), vol. 12, n. 4 del 15 dicembre 2003 a pag. 2 col titolo: “Ricordi di un Esule. Una lacrima infinita”. Fa parte della Collezione di Franca Balliana Serrentino. Si ricorda che Zara, sulla costa dalmata, appartenne al Regno d’Italia dalla fine della Prima guerra mondiale fino al 10 febbraio 1947, quando fu...

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Apr 29 2024

Zara addio. Emilio Fatovic racconta l’esilio nel Campo profughi di Udine ed altri 5 siti, 1957

È una testimonianza incredibile quella del professore Emilio Fatovic, nato a Zara nel 1948 e componente del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine. “Mia madre, io e mia sorella, tutti di Zara,eravamo in ferie dalla nonna a Gorizia con passaporto jugoslavo, cosa rara per quei tempi – ha detto Fatovic – il 30 agosto 1957 la mamma chiese asilo politico alla questura di Gorizia”. Si ricorda che il capofamiglia a Zara, di nome Emilio pure lui, ebbe “un alterco con un commissario popolare e alla fine della baruffa ghe dise che...

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