Search:
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | Fiume
143
archive,tag,tag-fiume,tag-143,edgt-core-1.0.1,ajax_fade,page_not_loaded,,hudson-ver-2.2, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,transparent_content,blog_installed,wpb-js-composer js-comp-ver-6.9.0,vc_responsive

Fiume Tag

Set 08 2024

Ines Demarchi, di Fiume, al Campo profughi de L’Aquila, poi in Canada, 1948

Come mai Ines Demarchi non volle ritornare a Fiume jugoslava, nel 1948, dopo aver abbandonato la sua città natale? È il funzionario dell’Ufficio IRO per l’emigrazione che scrive la sua risposta sul Questionnaire: “Dice che non vuole tornare indietro perché essendo italiana di sentimenti democratici italiani desidera vivere in un paese libero” (“She says thath she does not want to go back because as Italian of Italian democrat.feelings she wishes to live in a free country” DocID: 80352498). Più chiaro di così! Si ricorda che l’Organizzazione Internazionale per i Rifugiati (International...

0 Comments
Share Post
Ago 25 2024

A Vieste, che nel 1947 volle cedere zone ai profughi di Pola, una proposta per l’Europa

A volte i profughi giuliano dalmati furono accolti in Italia, con insulti, sputi e discriminazioni. In Puglia no. Certi pugliesi vollero dare loro le terre per far nascere una Nuova Pola. Lo scorso 23 agosto 2024, alle ore 10, si è svolto a Vieste, in provincia di Foggia, un originale convegno al Palazzo Municipale, nell’Aula Consiliare per la salvaguardia dei diritti, nel segno della pace, del dialogo e della convivenza in dimensione europea. L’incontro aveva per titolo: “Vieste-Pola, una utopia diventata realtà”. Lapide del 2015 a Vieste (FG) Secondo l’agenzia ANSA, Vieste...

0 Comments
Share Post
Ago 21 2024

Riccardo Frassetto, giurato di Ronchi, dall’Impresa di Fiume al Vittoriale degli Italiani

Con origini trevigiane di Crocetta del Montello, luogo natio della famiglia, Riccardo Frassetto nacque a Roma nel 1893. Fu tenente dei Granatieri di Sardegna nella Grande Guerra quando riportò tre ferite. Finita la guerra, i Granatieri furono occupati a presidiare Fiume, nell’ambito della missione interalleata che vigilò sulla sicurezza della città contesa tra Italia e neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Nella città del Quarnaro già dal 30 ottobre 1918 il Consiglio nazionale italiano, appellandosi al diritto di autodeterminazione dei popoli, proclamò l’unione di Fiume alla madrepatria, l’Italia. Fiume...

0 Comments
Share Post
Lug 09 2024

Presentato a Faedis il libro dell’artista Sergio Pacori, esule di Gargaro, ex provincia di Gorizia

Ha letto i suoi versi tra gli applausi del pubblico. Il poeta è Sergio Pacori, nato a Gargaro nel 1933, nella ex provincia di Gorizia, oggi Slovenia. Oltre a “L’esodo” le altre composizioni declamate si intitolano: “Incubi” (sui bombardamenti angloamericani a Gorizia), “Carso” (sui reperti bellici usati dall’artista per le sue sculture), “Oblio” e “Mamma”. Pacori ha letto, inoltre, alcuni brani del suo libro, che si collega alle sue opere precedenti e ha raccontato dell’incontro con la moglie Amelia Valle, esule di Fiume, presente commossa in sala. L’occasione per l’evento culturale...

0 Comments
Share Post
Giu 27 2024

La fine della minoranza tedesca in Jugoslavia. I Volksdeutschen della Craina, 1945

È un fatto poco noto. Dopo la seconda guerra mondiale i titini jugoslavi eliminarono con la violenza i componenti della minoranza tedesca della Craina (croato: Krajina). “Si sta parlando di 180-200 mila persone abitanti nella Craina, me l’hanno detto certi studiosi di Zagabria – ha riferito una fonte orale – furono uccisi tutti: anziani, donne e bambini” (Zuballi U 2024). Pur essendo cittadini jugoslavi, la loro colpa era di essere di ascendenza germanica, o austriaca e di aver fraternizzato con le truppe di Hitler nel 1941, quando ci fu l’invasione...

0 Comments
Share Post
Giu 19 2024

Al Villaggio giuliano di Udine si inventano il Rosario del Ricordo, con l’ANVGD

È per stare vicino alla gente. Il parroco della Comunità Pastorale di Udine Sud-Ovest, essendo africano, nato in Burundi, ne sa molto di guerre, di tragedie e di profughi. Così al recente Rosario del Villaggio giuliano ha proposto un’attualizzazione alla seconda guerra mondiale con “preghiere e testimonianze sulle foibe al posto dei misteri”. Nasce così il Santo Rosario del Ricordo. Udine, foto ricordo al Santo Rosario del Villaggio giuliano 14.6.2024. Collezione Alberto Nadbath Dopo un rinvio per il forte maltempo di fine maggio, si è svolto come da tradizione il Santo Rosario...

0 Comments
Share Post
Giu 18 2024

Pranzo istriano dalmata e assemblea dell’ANVGD di Udine

Come da tradizione lo scorso 14 giugno 2024 si è tenuta l’assemblea dei soci dell’ANVGD di Udine accompagnata da un momento conviviale presso l’Osteria 51 di via della Madonnetta. Per l’occasione ha partecipato anche Renzo Codarin, presidente nazionale del sodalizio. Presiedeva la riunione Bruna Zuccolin, che ha passato la parola a Codarin, per i saluti di merito. Egli ha ricordato l’importanza delle testimonianze nelle scuole, citando il sito del Ministero dell’istruzione con le Linee guida per la didattica della Frontiera Adriatica. Codarin ha anche comunicato di guardare il sito  www.scuolaeconfineorientale.it  per...

0 Comments
Share Post
Giu 04 2024

Presentato a Udine il libro sul confine orientale di Paolo Stendardo con l’ANVGD

Molto interesse c’è stato per l’appuntamento del 22 maggio 2024 alle ore 18 presso la Biblioteca Civica “V. Joppi”, Sezione Moderna, Palazzo Bartolini, in Piazza Guglielmo Marconi, 8 a Udine. c’era la presentazione del libro di Paolo Stendardo “Il regio esercito nell’Adriatico Nord-Orientale 1920-1940. Storie dimenticate di soldati e genti di confine”, Luglio editore. Erano presenti, oltre ad alcuni soci dell’ANVGD di Udine e a un attento pubblico, la direttrice della biblioteca civica “V. Joppi” dottoressa Cristina Marsili, che ha introdotto l’incontro e l’ex direttore dottor Romano Vecchiet. È  intervenuta a...

0 Comments
Share Post
Apr 16 2024

Testimonianze sull’esodo istriano al convegno dell’Istituto Malignani di Udine

“Immaginate, domani mattina, di non trovare più il papà, di vedere la mamma che raccatta poche cose per partire di corsa, di non poter andare alla scuola italiana – ha detto Daria Gorlato, esule di Dignano d’Istria – di non poter andare in chiesa, di dovervi dichiarare di un’altra nazionalità e di dover parlare non più in italiano, ma solo in una lingua sconosciuta: ecco è ciò che è successo a me, da bambina, con l’invasione dei titini in Istria, dopo la seconda guerra mondiale”. È intervenuta tra gli ultimi...

0 Comments
Share Post
Apr 02 2024

Fuga da Zara nel 1957. Poi i Campi profughi di Udine, Laterina e la casa a Bologna

“Mi raccontò mia madre, che a guerra finita, un pomeriggio, verso sera, vennero a ‘bussare’, con il calcio di fucile, alla porta della nostra casa a Zara, dei partigiani comunisti titini – ha detto Giovanni Stipcevich – cercavano mio padre, ma non lo trovarono, perciò si salvò. Qualche giorno dopo, a notte fonda, ‘bussarono’ alla porta della casa vicino alla nostra, dove viveva la famiglia di mio zio Antonio, fratello di mio padre. Lui era in casa. Lo prelevarono e non tornò più. Maria J., sua moglie, venne a sapere...

0 Comments
Share Post