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Udine, Un gelso in memoria di Palatucci, ex questore di Fiume che salvò molti ebrei

Mar 06 2022

Udine, Un gelso in memoria di Palatucci, ex questore di Fiume che salvò molti ebrei

C’è stata una coinvolgente cerimonia in memoria di Giovanni Palatucci, già questore di Fiume che ebbe il coraggio di opporsi alle Leggi razziali e all’orrore nazista, salvando molte vite di persone di fede ebraica. Catturato dai nazisti il 13 settembre 1944, fu imprigionato a Trieste e deportato al Campo di concentramento di Dachau, dove fu assassinato a pochi mesi dalla liberazione del 1945.

Lo scoprimento di una targa e la piantumazione dell’albero si sono tenute al mattino del 5 marzo 2022 nel parco della Rimembranza, all’entrata di viale della Vittoria, sotto l’ottima regia di Fabrizio Cigolot, assessore comunale alla Cultura, per l’organizzazione della Questura di Udine.

Udine, Parco della Rimembranza, 5.3.2022 il gelso dedicato a Palatucci

Posto a pochi metri dalla “Androne dai Ebreos” (Vicolo degli Ebrei, oggi Vicolo Agricola) il Memoriale Palatucci consta, come accennato, di una targa e di un gelso, il “morâr”, simbolo del Friuli. Così il Comune ha voluto ricordare il sacrificio di un uomo onorato da tre Stati, medaglia d’oro al merito civile della Repubblica italiana, Giusto tra le nazioni per Israele e servo di Dio per il Vaticano, che ha avviato il processo di beatificazione. La Androne dai Ebreos, come ha scritto Giovanni Battista Della Porta, nel medioevo era detta così perché nel 1405, essi “avevano comprato un orto, in fondo alla via, alla sinistra andando verso le mura, confinante con la strada di circonvallazione interna, a scopo di farne il loro Cimitero”. Il sepolcreto ebraico fu soppresso nel XIX secolo. Si sa che nel 1786 il Comune dava in affitto i gelsi della zona, essendo praticato in Friuli l’allevamento del baco da seta, la cui dieta si impernia proprio sulle foglie del gelso.

All’iniziativa per Palatucci hanno partecipato varie decine di cittadini, assieme a molte autorità civili, militari e religiose. L’evento si è svolto nell’ambito della Giornata europea dei Giusti (European day of the Righteous), che è una festività proclamata nel 2012 dal Parlamento europeo, su proposta del Gardens of the Righteous Worldwide (Gariwo) di Milano, cioè la Foresta dei Giusti, per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. Dopo una breve introduzione dell’assessore Cigolot, ha preso la parola il sindaco di Udine. “Abbiamo scelto una pianta legata alla storia del nostro Friuli – ha detto Pietro Fontanini – per onorare il questore Palatucci che si diede da fare per salvare i perseguitati durante la Seconda guerra mondiale. Facciamo ciò in un momento particolare dato che l’Europa sta vivendo un conflitto pericoloso che ci preoccupa e ci fa esprimere la solidarietà al popolo ucraino, auspicando che si arrivi alla pace fra i due popoli”.

Udine, Parco della Rimembranza, 5.3.2022 – parla il questore di Udine, Manuela De Bernardin Stadoan. Fotografia di Giorgio Gorlato

È poi intervenuta Manuela De Bernardin Stadoan, questore di Udine. “Il questore reggente Palatucci rappresenta quell’Italia che non ha voluto farsi complice silenzioso dell’Olocausto – ha detto il questore – Palatucci è uno dei molti funzionari dello stato che hanno riposto alla barbarie con atti di umanità, è una figura generosa da tramandare”. C’è stata poi la dotta presentazione a cura di Tommaso Piffer, professore di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Udine. Piffer ha inserito la scelta di Palatucci nel quadro storico di Fiume, annessa alla Zona d’operazioni del Litorale adriatico all’interno del Terzo Reich. Era un territorio conteso tra più stati dove pullulavano vari servizi segreti. Piffer, infine, non ha nascosto il termine di “pulizia etnica” messa in opera dai titini contro gli italiani e ogni altro eventuale oppositore al potere di Tito.

Hanno poi impreziosito la mattinata del Memoriale Palatucci i rappresentanti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Pietro Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale ha tratteggiato la figura di Palatucci, illustrando anche alcune fonti che avanzarono dubbi sulla ricostruzione storica del personaggio nella Shoah, che non salvò migliaia di ebrei, ma molti di meno. Lo Yad Vashem di Gerusalemme, infine, ha giudicato irrilevanti gli studi condotti contro Palatucci e gli ha confermato il titolo di “Giusto fra le nazioni” – ha ribadito Zanin.

Riccardo Riccardi, vicepresidente della Regione, oltre a ricordare il valore del questore di Fiume, ha inteso richiamare il conflitto in Ucraina, per dare il massimo aiuto alla popolazione colpita dal tragico evento e di impegnarsi per far rincominciare le trattative di pace. Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, ha impartito la benedizione alla targa e alla pianta e qualche significativa parola è stata pronunciata infine da Paola Del Din, medaglia d’oro al valor militare che, da ex partigiana della Osoppo, ha ricordato i momenti bui della Seconda guerra mondiale.

Udine, Parco della Rimembranza, 5.3.2022 – la delegazione dell’ANVGD di Udine con la bandiera di Fiume (a destra) e la presidente Bruna Zuccolin

Erano presenti i vigili urbani del Comune di Udine, col gonfalone della città, gli alfieri con i labari dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, dell’Associazione Nazionale ex Deportati (ANED), dell’Associazione Nazionale Mutilati per Servizio, dell’Osoppo Friuli ed altri ancora.

Ha partecipato una folta rappresentanza dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, con la sua presidente Bruna Zuccolin, assieme al vice presidente Bruno Bonetti, con la bandiera di Fiume. C’erano poi altri soci dell’ANVGD, come Lucio Costantini, Eda Flego, Giorgio Gorlato e il professor Elio Varutti.

Erano presenti, tra gli altri: Elisabetta Marioni, assessore Comunale all’Istruzione, Luca Vidoni e Gianfranco Della Negra, consiglieri comunali, oltre a Paolo Pertusati, consigliere del quartiere di Udine centro, Marco Balestra, dell’ANED, Anna Colombi, vicepresidente dell’ANPI di Udine e Mario Savino, presidente dell’Associazione “Zanon Amico”, oltre che nipote dell’omonimo vice commissario di Polizia a Udine, arrestato dai tedeschi nel 1944, deportato e ucciso a Mauthausen il 15 marzo 1945.

Un toccante momento finale si è verificato al termine della cerimonia, quando il pubblico diradava. Giorgio Linda, presidente dell’Associazione Italia-Israele e Giorgio Benussi (socio ANVGD) si sono avvicinati al gelso appena piantumato per recitare una piccola preghiera ebraica e per poggiare un sassolino accanto all’albero Palatucci.

Note – Progetto e attività di ricerca di: Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking di Tulia Hannah Tiervo e E. Varutti. Lettori: Sebastiano Pio Zucchiatti. Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine. Fotografie di E. Varutti, Giorgio Gorlato e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine.  – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30.  Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

L’arrivo di Paola Del Din, col bastone, 99 anni, medaglia d’oro al valor militare al Parco della Rimembranza di Udine il 5.3.2022
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varutti
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