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Udine, Giorno del Ricordo 2022 all’Istituto Malignani col prefetto Marchiesello

Feb 13 2022

Udine, Giorno del Ricordo 2022 all’Istituto Malignani col prefetto Marchiesello

Molto partecipato e con tante domande degli studenti è stato il Giorno del Ricordo organizzato dalla Prefettura di Udine, coinvolgendo l’Istituto Industriale “A. Malignani” di Udine. Per ricordare la data della firma del Trattato di pace, il 10 febbraio 1947, che segnò l’annessone jugoslava dell’Istria, Fiume e Dalmazia, dal 2004, è stato istituito per legge il Giorno del ricordo  con lo scopo di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

L’evento riuscito del Malignani, con 4 classi coinvolte e vari insegnanti accompagnatori, si è svolto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, la Consulta provinciale degli studenti e il dirigente scolastico del Malignani stesso. Moderatrice dell’originale evento didattico è stata la dottoressa Mara Bolzon, che ha inquadrato l’argomento passando la parola al Dirigente scolastico, Andrea Carletti, a due studenti, Vincenzo Gallina e Lorenzo Serpi, membri della Consulta Provinciale degli studenti, a Fabrizio Cigolot, Assessore alla cultura del Comune di Udine, oltre che naturalmente al Prefetto di Udine, Massimo Marchiesello, per i messaggi ai ragazzi. Bruno Bonetti, vice presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato Provinciale di Udine, ha portato il saluto della presidente Bruna Zuccolin e ha accennato al primo esodo di italiani dalle proprie case di Dalmazia, nel 1920-1929.

Il Prefetto di Udine, Massimo Marchiesello intervistato da Isabella Gregoratto di Telefriuli durante una pausa del convegno

Dopo la visione di due brevi filmati sul tema dell’esodo giuliano dalmata e delle eliminazione di italiani nelle foibe da parte titina c’è stata la prolusione storica molto dotta tenuta dal professor Fulvio Salimbeni, docente emerito di Storia contemporanea presso l’ateneo friulano. Salimbeni ha illustrato un ampio quadro storico fino ai fatti tragici delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. È un brano di storia di cui si è iniziato a parlare solo molto di recente; alcuni anni or sono fu istituita una commissione tra gli Stati coinvolti per creare un documento comune e giungere ad una ricostruzione storica condivisa.

Poi il professor Elio Varutti, coordinatore storico dell’ANVGD di Udine, ha invece portato alcune testimonianze di famiglie e di individui che vissero di persona quel tragico periodo, come la famiglia Conighi di Fiume, oppure i Vellenich di Pola, o i Covacich di Spalato. Ha parlato del Centro di smistamento dei profughi di via Pradamano, a Udine, dove tra 1947 e il 1960 passarono oltre centomila profughi e di vari casi in cui i profughi, non volendo “pesare” sulla situazione generale, non chiedevano gli aiuti dell’Opera profughi. Ha raccontato poi l‘agghiacciante vicenda istriana di Norma Cossetto, una laureanda in lettere a Padova, torturata e uccisa nella foiba di Villa Surani dai titini jugoslavi, alla quale è stata conferita la medaglia d’oro al valore civile e la laurea honoris causa.

Riportiamo dalla stampa locale alcune parole pronunciate dallo studente Lorenzo Serpi: “Ricordare qui, oggi, quegli eventi in cui hanno perso la vita molte persone innocenti, uomini, donne e bambini, è per tutti noi di fondamentale importanza, poiché questo accadimento è solo uno dei tanti della nostra storia, della storia di noi Italiani e di noi Europei, che dimostra come l’odio e il disprezzo della vita umana possano solo causare dolore inutile ed innumerevoli morti.

Mara Bolzon, Fulvio Salimbeni e Elio Varutti al tavolo dei relatori nell’aula magna dell’Istituto Malignani

Sento, pertanto, la necessità di rammentare una frase del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata della nostra storia”, di cui, però, non bisogna assolutamente dimenticarsi”. E dallo studente Vincenzo Gallina: “Ritengo essenziale sottolineare, a nome di tutta la Consulta, l’importanza del coinvolgimento della rappresentanza istituzionale studentesca a queste manifestazioni. La Consulta di Udine si impegna affinché non si dimentichi e si condivida il significato di questi terribili eventi storici, che nonostante facciano parte del passato, devono rimanere sempre impressi nella nostra memoria collettiva”.

Alla fine dell’incontro ha commosso la platea la lettura, da parte di uno studente, Simone Di Caprio, di una poesia di Fabio Magris:

Ossa spezzate

atroci agonie

l’uomo ha superato Caino.

Come bestie torturate

legati ai polsi con vile fil di ferro

gettati ancor vivi nell’oscurità.

Massacro senza limiti

sterminio,

carneficina,

eccidio,

genocidio,

inumani vendette,

stragi e rappresaglie

coperte da anni e anni di silenzio

per politiche infami.

Ora,

nei prati di Basovizza,

un masso di pietra carsica

sigilla la vergognosa tomba

dei dodicimila infoibati.

Non si odono più

tormentosi lamenti

ma solo frusciar del vento

e..

poco lontano

un ragazzino sorridente

fa volare il suo aquilone.

Note – Testi di: Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettore: Sebastiano Pio Zucchiatti. Fotografie riprese dalla stampa locale nel web e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine.  – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30.  Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

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alessandra@artmediadesign.it
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