Tante persone al Santo Rosario nel Villaggio giuliano di Udine 2023, con l’ANVGD
È stata una serata religiosa molto partecipata, con oltre 60 persone e con oranti perfino nei cortili vicini, per il Santo Rosario al Villaggio giuliano di Udine. L’incontro si è tenuto tradizionalmente in via Casarsa 9, venerdì 26 maggio 2023 alle ore 19:30, presso l’ancona della Madonna della Rinascita in onore di tutti gli istriani, fiumani e dalmati vivi e defunti. L’orazione religiosa è stata condotta dal parroco Don Emmanuel Runditse. I giuliano dalmati intervenuti si ripetevano che “l’appuntamento del Santo Rosario alla Madonnina è sempre un momento speciale colmo di ricordi e di preghiere molto sentite”.
Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD oltre che membro del Consiglio nazionale dell’ANVGD, ha portato il saluto ufficiale del sodalizio, ricordando l’importanza di associarsi oltre che ritrovarsi per gli istriani, fiumani e dalmati nelle ricorrenze di tipo religioso, come pure agli appuntamenti istituzionali e patriottici. Ha parlato anche Sergio Satti, esule di Pola classe 1934, decano del sodalizio in quanto vicepresidente dell’ANVGD dal 1987 al 2015, quando era alla guida l’indimenticato ingegnere Silvio Cattalini, esule di Zara.
Nel 2019 c’è stata l’occasione di scoprire una targa commemorativa, voluta dal signor Alberto Nadbath, con babbo di Abbazia e Eugenia Pacco, con avi istriani. Il testo della tabella storica recita così:
“In questo VILLAGGIO GIULIANO,
costruito con i fondi dell’UNRRA CASAS,
trovarono alloggio dal 1953
gli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia.
I discendenti posero in ricordo.
Udine, 31 maggio 2019”.
La prima volta che il Santo rosario è stato recitato presso il sacello della Madonna della Rinascita era nel 1952. L’opera è un bassorilievo in bronzo di Domenico Mastroianni (Arpino, Frosinone 1876 – Roma 1962). La scritta sotto l’effige della Madonna dice: “Signore! Benedici queste case risorte”. Un’altra piccola targa posta, sotto i fiori, da Alberto Nadbath, nel 2016, in via Casarsa a Udine dice: “Villaggio giuliano 1953. Profughi istriani-dalmati”.
Tra i presenti si sono notati vari soci dell’ANVGD, come Bruna Travaglia, esule di Albona, dell’Esecutivo provinciale di Udine, Eda Flego, esule di Pinguente, Marina Bellina, con avi di Fiume e Vittore Mattini, esule di Pinguente. C’erano, tra gli altri, il signor Paolo Pertusati, di mamma istriana. Il Santo Rosario all’aperto, come da tradizione, è stato voluto dagli esuli e dai discendenti del Villaggio giuliano, con la Collaborazione pastorale delle parrocchie di San Rocco, San Giuseppe, Beata Vergine della Salute – Cormor e San Nicolò al Tempio Ossario di Udine. È seguito anche il rinfresco nel gazebo per ricordare i 70 anni del villaggio.
Quando sorse il primo Villaggio giuliano – In base alle ricerche il Villaggio giuliano di Udine è costituito da case popolari edificate dal 1950-1952, con i fondi dell’UNRRA Casas. Gli assegnatari, tutti esuli, sono entrati in possesso delle abitazioni nel 1952-1953. Ufficialmente la “United Nations Relief and Rehabilitation Administration” (UNRRA) era un’organizzazione delle Nazioni Unite, con sede a Washington, istituita il 9 novembre del 1943 per assistere economicamente e civilmente i Paesi usciti gravemente danneggiati dalla seconda guerra mondiale. L’UNRRA fu sciolta il 3 dicembre 1947. L’acronimo Casas sta per: Comitato Amministrativo Soccorso Ai Senzatetto. Secondo i dati dell’Archivio del Comune di Udine, nel 1950, ebbe inizio la costruzione delle case del primo Villaggio giuliano in via Cormòr Alto, via Casarsa e via Cordenons su progetto dell’ingegnere Angelo Morelli De Rossi, di Udine.
Si ricorda che ci sono ben quattro villaggi giuliani a Udine. Oltre a quello di via Casarsa c’è il Villaggio giuliano di San Gottardo, che fu edificato nel 1954-1955. Inaugurato nel 1955 col sindaco Giacomo Centazzo, come risulta da varie fotografie storiche. In città esistono altri siti con appartamenti per istriani, fiumani e dalmati. Si trovano in via Enrico Fruch. Qui un terzo villaggio fu inaugurato nel 1956, sul quale ho ricevuto molte notizie e documenti dal professor Daniele D’Arrigo, con babbo di Fiume. All’Ufficio Tecnico del Comune di Udine, il 9 agosto 2016, ho reperito la data di costruzione del quarto Villaggio giuliano. È quello sorto in via Sant’Osvaldo al civico numero 42, agli interni 16, 17, 18, 19 e 20. L’apertura del cantiere è del 4 luglio 1957, mentre l’abitabilità è rilasciata il 3 luglio 1962. Un testimone dell’esodo giuliano dalmata, il signor Flavio Serli, ha comunicato di aver abitato nel villaggio giuliano di Udine dall’agosto 1962, dove stavano 36 famiglie in via Sant’Osvaldo. A qualche centinaia di metri dal quarto Villaggio giuliano, l’11 febbraio 2022, è stato inaugurato dalla Civica amministrazione il “piazzale Norma Cossetto, martire istriana”, col sindaco Pietro Fontanini.
Testimonianze a cura di Elio Varutti raccolte dai seguenti signori. – Daniele D’Arrigo, Udine 1951, int. del 23 dicembre 2015. – Flavio Serli, Umago 1954, vive a Trieste e a Forni Avoltri (provincia di Udine), int. a Sappada (UD), del 15 luglio 2016.
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Testi e attività di Networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti e Elio Varutti. Si ringrazia per la collaborazione Eugenia Pacco, autrice delle fotografie. Altre foto di Bruna Zuccolin. Lettori: Bruna Zuccolin, Sergio Satti e Bruno Bonetti. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Ricerche presso l’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
e-mail: anvgd.udine@gmail.com