Preghiera dell’infoibato col sindaco Fontanini in Cimitero a Udine, ANVGD
Il 4 novembre 2019 nella chiesa del Cimitero, alle ore 10,30 Pietro Fontanini, sindaco di Udine, ha partecipato alla cerimonia religiosa per commemorare i defunti d’Istria, Fiume e Dalmazia. “Porto il saluto dell’Amministrazione comunale – ha detto Fontanini – e ringrazio il Comitato di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, perché mantiene vivo il ricordo degli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia fuggiti dalle violenze della guerra e dalla prevaricazione iugoslava”.
La funzione religiosa è stata celebrata da don Tarcisio Bordignon, che è stato molto vicino agli esuli istriani, fiumani e dalmati, quand’era parroco alla chiesa di S. Pio X, dal 1966 al 2014, dato che nella zona oltre a funzionare il più grosso Centro smistamento profughi d’Italia, in via Pradamano 21, diversi esuli trovavano casa e una nuova vita. La lettura dei brani del vangelo è stata effettuata dall’ingegnere Sergio Satti, esule da Pola, decano del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD).
Il professor Elio Varutti, vicepresidente dell’ANVGD di Udine, ha portato il saluto della presidente Bruna Zuccolin, assente per malattia. “L’odierna cerimonia religiosa, organizzata secondo da tradizione dall’ANVGD – ha detto Varutti – si tiene in suffragio degli esuli defunti e delle vittime delle foibe, come Norma Cossetto, torturata dai titini e gettata nella foiba di Villa Surani in Istria”. Sono stati ricordati, inoltre, i caduti istriani, fiumani e dalmati nella Grande Guerra.
Al termine della funzione religiosa si è svolto il corteo con labaro fino al Monumento ai Caduti giuliano dalmati, opera di Nino Gortan, da Pinguente d’Istria, del 1990, sito all’ingresso del Cimitero monumentale. Il corteo era aperto dal labaro dell’ANVGD sorretto dall’architetto Franco Pischiutti e dalla bandiera tricolore dei soci della Federazione Italiana Dei Combattenti Alleati (FIDCA). La corona d’alloro era portata da Varutti e da Fabiola Modesto Paulon, esule da Fiume.
In seguito la cerimonia patriottico-religiosa ha visto la benedizione e deposizione della corona d’alloro, con le note del silenzio e gli squilli di tromba a cura del socio Silvio Loreti, nato nel 1944 da genitori di Spalato. C’è stata poi la recita della preghiera dell’infoibato, scritta nel 1959 da Mons. Antonio Santin, vescovo di Trieste e Capodistria.
Tra i tanti presenti c’era Sara Harzarich, nipote di Arnaldo Harzarich, il maresciallo dei pompieri di Pola che, nel 1943, andò proprio ad esumare le salme degli italiani uccisi dalla violenza iugoslava nelle foibe di Vines, di Villa Surani ed in altre voragini carsiche. C’era, infine, un’esule particolare che partecipa, per solidarietà, alle attività dell’ANVGD; è la signora Elena Pobulavez, nata a Kiev (Ucraina), discendente di uno scalpellino friulano emigrato da Clauzetto (PN) nei primi del Novecento.
Storia della Chiesa del Cimitero
Dedicato a S. Giovanni Battista, S. Vito e Modesto il tempio è in stile dorico a pianta quadrangolare, che ha scritto Gabriella Bucco. Sorge nel primo cimitero italiano costruito dopo le leggi napoleoniche, del 5 novembre 1806, che vietavano le sepolture nelle chiese o nelle città. È stato costruito nel periodo 1818-1833, su progetto dell’architetto neoclassico friulano Valentino Presani (Udine 1788-1861). Sullo stesso sito, sin dal 1458, esisteva la chiesetta gotica rurale di S. Vito e Modesto, gli stessi patroni di Fiume del Quarnaro. La biografia dell’architetto Presani ci svela dei collegamenti con Istria e Dalmazia. Dal 1826 al 1839, egli è assunto, infatti, dalla I.R. Direzione delle Pubbliche Costruzioni di Zara, distinguendosi sia come architetto che come ingegnere idraulico non solo a Zara, ma in tutta la Dalmazia. Dal 1839 al 1850 lavora a Trieste, poi a Verona. Le basi del pronao della chiesa sono in pietra d’Istria, come pure le imposte degli archi, le basi e la pavimentazione.
Prossimo appuntamento ANVGD, il Natale del Ricordo
Gli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia sono oramai ultrasettantenni, se non oltre. Molti di loro ci hanno lasciato, come l’ingegnere Silvio Cattalini, presidente dell’ANVGD di Udine dal 1972 al 2017, anno della sua morte. Da decenni il fatto di ritrovarsi per gli auguri prima delle feste natalizie veniva denominato il Natale dell’esule. Sempre più soci dell’ANVGD sono discendenti di esuli, parenti o semplicemente loro amici e cari conoscenti; certi nuovi soci si iscrivono per simpatia e solidarietà verso i temi storici dell’esodo giuliano dalmata, visto sempre di più in una dimensione di pace e di dialogo europeo. Allora la dirigenza dell’ANVGD di Udine ha ritenuto opportuno proporre la modifica del tradizionale appuntamento dei primi di dicembre o di fine novembre in Natale del Ricordo.
Ecco in merito a tale affettuosa scadenza il messaggio di Bruna Zuccolin, presidente ANVGD di Udine: “Carissimi e carissime, come da tradizione ci ritroviamo per festeggiare il Natale. Ci incontreremo domenica 24 novembre 2019, con il seguente programma. Alle ore 11.00 presso l’Oratorio della Purità, in piazza Duomo a Udine, sotto gli affreschi di Giovanni Battista e Domenico Tiepolo, ci sarà la Santa Messa officiata da Mons. Ottavio Belfio. La celebrazione sarà accompagnata dall’Aquileiensis Chorus, diretto dal Maestro Ferdinando Dogareschi, sempre molto apprezzato nelle scorse edizioni”.
Alle ore 12.30, con pochi passi, la comitiva si recherà al Ristorante Astoria Italia, in Piazza XX Settembre, al civico numero 24. Nella hall ci sarà l’aperitivo di benvenuto con stuzzichini ed un brindisi in onore dell’Istria, Fiume e Dalmazia. Seguirà il pranzo tradizionale con il seguente menu. Primi piatti. Brodo di cappone con tortelli. Blecs furlans (lasagne maltagliate) di grano saraceno con ragù d’anatra. Secondi piatti. Petto di galletto gratinato ai pistacchi con patate arrosto. Passaggio di assaggi di broade e muset (rape inacetite in vinaccia con cotechino).Dolce. Pita cjargnela, o fuiace, o ancje pinza, focaccia natalizia della Carnia con mele, noci, pinoli, uvetta e cannella, in memoria dei cràmars (mercanti ambulanti di spezie) che giravano fino in Istria, Dalmazia e Krain (Carniola, oggi Slovenia: Kranjska). La Pinza cjargnela nelle vallate ai confini con la Slovenia, a Gorizia e Trieste è chiamata gubana, putiça, potiza o presniz. Acqua, vini DOC in abbinamento. Caffè.
Ci sarà pure la parte culturale con la presentazione del libro-catalogo “Ricordando l’Istria e la Dalmazia”, raccolta di cartoline d’epoca di Claudio Pastoricchio, alla presenza di Alda Devescovi, delegata dell’ANVGD di Grado (GO). Vedremo poi la proiezione di diapositive con sottofondo musicale sui momenti importanti e significativi della nostra Associazione nel 2019, a cura dei soci Fabiana Burco e Lorenzo Furlano, con avo di Zara. Ospite speciale della giornata sarà il pittore Giorgio Celiberti. L’invito è esteso a parenti ed amici dei soci dell’ANVGD di Udine.
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Rassegna stampa nel web
Cerimonia Angvd a Udine in memoria degli infoibati, on line dal 2 novembre 2019 su friulionline.com
https://www.friulionline.com/in-friuli/cerimonia-angvd-a-udine-in-memoria-degli-infoibati/
Annuncio evento a Udine del 4.11.2019 sul profilo Facebook “Anvgd Udine”, attivo dal 15 febbraio 2017
Cenni bibliografici
Gabriella Bucco, La chiesa del cimitero di Udine, Udine, Monumenti storici del Friuli, Deputazione di Storia Patria per il Friuli, 2013.
Emilia Valli, La cucina friulana, Padova, Muzzio, 1992.
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Copertina: Preghiera dell’Infoibato in Cimitero a Udine; foto di Giorgio Gorlato. Fotografie di Fulvio Pregnolato, Bruno Bonetti, Giorgio Gorlato e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.