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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | L’esodo giuliano dalmata e l’accoglienza a Udine, lezione di Varutti al Liceo classico Stellini
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L’esodo giuliano dalmata e l’accoglienza a Udine, lezione di Varutti al Liceo classico Stellini

Mar 02 2024

L’esodo giuliano dalmata e l’accoglienza a Udine, lezione di Varutti al Liceo classico Stellini

“Si sta infrangendo la cortina del silenzio sui temi dell’esodo giuliano dalmata e la questione delle foibe – ha detto Elio Varutti – c’era un silenzio internazionale, calato nel 1948 dalle diplomazie dopo l’espulsione di Tito dal Cominform, ce n’era uno nazionale, per cui le autorità tacevano per non disturbare Tito, staccatosi da Stalin e c’era il silenzio dei profughi, per non rievocare le proprie tragedie familiari del confine orientale”. Così si è aperta la conferenza con diapositive nell’aula magna del Liceo classico “Jacopo Stellini” il 29 febbraio 2024 in occasione del Giorno del Ricordo davanti a 141 studenti schierati ad ascoltare e a prendere appunti. È stato mostrato prima di tutto un film documentario intitolato “Esodo, la memoria tradita” di Nicolò Bongiorno (2005).

UDINE, Liceo classico Stellini, 29 febbraio 2024 – Giorno Ricordo in aula magna. A sinistra il prof. Michele Schiff

Nell’ambito del progetto Calendario civile, di cui è referente la professoressa Cinzia Ingallina, docente dello stesso liceo, si è svolta l’originale esperienza, approvata dal dottor Luca Gervasutti, il Dirigente scolastico. Curatore della giornata era il professore Michele Schiff, di Storia e Filosofia, con le classi 3^B, 4^B, e 5^B. Poi c’erano le professoresse di Storia e Filosofia Maria Patti con le classi 4^ D, 5^D e 5^ F e Simona Valenti, con la 4^E. Altri insegnanti accompagnatori o presenti in sala erano: Licia Cavasin, Monica De Nardi, Silvana Foti, Francesca Iuretigh, Marco Russo e Ada Barbara Pierotti.

Varutti ha ringraziato la scuola per l’organizzazione dell’evento, inserito nel calendario delle attività del Comune di Udine per il Giorno del Ricordo. Ha poi riferito i saluti di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, nonché i saluti dell’ANVGD di Arezzo, con cui si realizza una collaborazione quasi decennale. Poi il relatore ha mostrato una ricca cartografia con diapositive, molti riferimenti al Centro smistamento profughi di Udine, oltre al Villaggio metallico, ai Villaggi giuliani e al Centro raccolta profughi (Crp) di Laterina, in provincia di Arezzo, dove vennero destinati oltre 10 mila esuli, quasi tutti passati per Udine, che accolse oltre 100 mila rifugiati dal 1945 al 1960.

L’accoglienza iniziale fu difficoltosa, poi i rapporti umani migliorarono fino all’integrazione sociale. L’esodo giuliano dalmata è il dramma della lacerazione sociale e familiare. Un nucleo viene estirpato perché la sua terra non è più sua. Con l’esodo sparì un’intera società: più di 300 mila italiani lasciarono la propria terra, la propria casa, il negozio, il cantiere. Le radici si troncarono. Molti passarono da Trieste, Udine, per essere sventagliati in 140 Crp sparsi in Italia. La completa integrazione avvenne col lavoro, la religiosità, le case popolari e i matrimoni misti tra autoctoni e istriani, fiumani e dalmati.

Si è parlato anche dei Campi di concentramento fascisti di Gonars e di Visco, in provincia di Udine, dove vennero detenuti in baracca dal 1942 migliaia di sloveni e croati sospetti partigiani, o potenziali oppositori dell’invasione della Jugoslavia, iniziata il 6 aprile 1941 dalle forze dell’Asse. Alcune centinaia di essi morirono per malattie dovute alle precarie condizioni igieniche e alla cattiva alimentazione. La professoressa Monica De Nardi ha concluso la riunione, ringraziando il relatore e l’ANVGD di Udine, che collabora col Liceo Stellini ormai da diversi anni.

Al termine dell’incontro Varutti è stato intervistato sui temi del Giorno del Ricordo dagli studenti-giornalisti di “Stelling Radio” Andres Fadi e Alessandro Zucconi, per il progetto “La Voce della Radio”, di cui è referente la professoressa Ada Barbara Pierotti.

Suggerimenti bibliografici e del web – Marino Micich, “Il lungo esodo dall’Istria, Fiume e Zara (1943–1958). L’accoglienza in Italia”, in: Giovanni Stelli, Marino Micich, Pier Luigi Guiducci, Emiliano Loria (a cura di), Foibe, esodo, memoria. Il lungo dramma dell’italianità nelle terre dell’Adriatico orientale, Roma, Aracne, 2023.

– Ministero dell’Istruzione e del Merito, Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica, 2022.

– E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro raccolta profughi Giuliano Dalmati di Laterina 1946-1963, Aska edizioni, Firenze, 2021. In formato e-book dal 2022. Seconda edizione cartacea dal 2023.

Note – Testi di Marco Birin e Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Michele Schiff, Chiara Fragiacomo, Buna Zuccolin, Bruno Bonetti, Claudio Ausilio e i professori Ezio Cragnolini e Paola Quargnolo. Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e ANVGD di Arezzo. Copertina: Udine, 29.2.2024 aula magna del Liceo classico Stellini per il Giorno del Ricordo. Fotografie di Antonella Freda e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

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