
La patria cercata, presentato all’Associazione Zanon Amico, di Udine, su Esuli giuliani in Toscana
In occasione del Giorno del Ricordo, è stato il ragionier Mario Savino, presidente dell’Associazione “Zanon Amico” di Udine ad aprire un originale incontro nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Economico “Antonio Zanon” di Udine. L’evento, organizzato da “Zanon Amico”, in collaborazione col Comitato Provinciale dell’ANVGD col contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si è tenuto il 25 febbraio 2025 alle ore 17,30.
Savino ha illustrato la solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno dal 2004, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, presentando il relatore della serata, il professore Elio Varutti, componente del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine e autore del libro, fresco di stampa dal titolo: “La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana”, delle edizioni Aska, di Firenze.
Ha poi avuto la parola, per un saluto istituzionale, la professoressa Mirella Roberta Ricci, collaboratrice del preside dell’ITE “Zanon”, in presenza di Piera Tallone, segretaria dell’Associazione “Zanon Amico”. Dopo aver portato il saluto della dottoressa Elena Venturini, Dirigente scolastico dell’Istituto Zanon, che fu istituito nel 1866, anno dell’annessione del Friuli al Regno d’Italia, Ricci ha pure ricordato la collaborazione attivata con Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, assente per motivi familiari.

Poi ha parlato Varutti relatore della serata sul tema: “Esuli giuliano dalmati, da profughi a cittadini a Udine e in Toscana”. Il relatore ha mostrato una cartografia con diapositive, vari riferimenti al Centro smistamento profughi di Udine, che accolse oltre 100 mila rifugiati dal 1945 al 1960, oltre al Villaggio metallico, al Centro raccolta profughi di Laterina (AR), dove vennero destinati oltre 10 mila esuli, quasi tutti passati per Udine e Trieste, dal Campo profughi del Silos. Il relatore ha spiegato che del nome ‘Venezia Giulia’ è autore Graziadio Isaia Ascoli, grande linguista originario di Gorizia, che lo propose nel 1863. Poi ha citato gli insediamenti giuliani tra i corsi d’acqua del Cellina e Meduna, del 1957-1958. È la storia delle 50 famiglie di esuli istriani fiumani e dalmati con appoderamenti nel Friuli Occidentale, in particolare nelle Villotte fra Roveredo in Piano, San Quirino e nel Dandolo di Maniago (PN).
Ne “La patria cercata” si trovano i pensieri degli esuli e familiari accolti nel dopoguerra nei Centri di raccolta della Toscana. Non solo a Laterina, ma pure a Lucca, Forte dei Marmi, Marina di Massa, Marina di Carrara. Alcune decine di migliaia di italiani per nascita e per scelta si sparpagliarono a Firenze, Siena, Pisa, Livorno, Arezzo e in altre città del Nord e Centro Italia.
“Anche questo libro è stato scritto in collaborazione con Claudio Ausilio, esule di Fiume a Montevarchi (AR), dell’ANVGD di Arezzo e con l’apporto iconografico di Francesco Ostrogovich, dell’ANVGD di Massa – ha concluso Varutti – e tratta in modo specifico gli anni di vita quotidiana nelle baracche e di incontro scontro con la popolazione locale, fino alla completa integrazione sociale col lavoro e nelle case popolari. Da profughi divennero cittadini ”.


Tra gli intervenuti nell’ampio dibattito si ricordano i contributi dei professori Clelia Savino e Mario Garlatti. Così è stato possibile parlare dei 2.000 operai comunisti stalinisti di Monfalcone (GO), i cosiddetti “cantierini” che, nel dopoguerra, abbandonarono la loro terra, come in un contro-esodo, per rimpolpare i cantieri di Fiume e di Pola, in totale abbandono. Quando Tito fu espulso da Stalin dal Cominform, nel 1948, i giovani operai monfalconesi, speranzosi di trovare il paradiso socialista in Jugoslavia, furono incarcerati per deviazionismo a Goli Otok, il tremendo gulag di Tito, ai lavori forzati per edificare il mausoleo di Arbe/Rab. È stata discussa poi la revoca dell’onorificenza italiana a Tito, concessa nel 1970, sotto la presidenza di Giuseppe Saragat.
Le conclusioni sono state tratte da Mario Savino, evidenziando il clima di dialogo e di pace per una convivenza civile e democratica. Poi si è passati al firma copie e ai saluti finali.
Fino ad oggi il libro “La patria cercata” è stato presentato con successo di pubblico a circoli culturali, biblioteche, scuole e associazioni, con le rispettive autorità istituzionali nel museo di Muggia (TS), in presenza pure di Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste e di Renzo Codarin, presidente dell’ANVGD nazionale. Poi è stato presentato in Consiglio regionale a Firenze, in Consiglio comunale a Laterina Pergine Valdarno (AR), a Palazzo ducale di Massa (MS), a Udine, Tavagnacco (UD) e Zoppola (PN).
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Il libro presentato – E. Varutti, La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana, Firenze, Aska, 2025.

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Suggerimenti bibliografici e del web – Marino Micich, “Il lungo esodo dall’Istria, Fiume e Zara (1943–1958). L’accoglienza in Italia”, in: Giovanni Stelli, Marino Micich, Pier Luigi Guiducci, Emiliano Loria (a cura di), Foibe, esodo, memoria. Il lungo dramma dell’italianità nelle terre dell’Adriatico orientale, Roma, Aracne, 2023.
– Ministero dell’Istruzione e del Merito, Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica, 2022.
– Giovanni Spinelli, Dopo l’esodo: da profughi a cittadini. Il processo di integrazione di giuliani e dalmati nell’Italia del secondo Novecento, attraverso le vicende di Brescia, Ranica (BG), Sestante, 2024.
– E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro raccolta profughi Giuliano Dalmati di Laterina 1946-1963, Aska edizioni, Firenze, 2021. In formato e-book dal 2022. Seconda edizione cartacea dal 2023.
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Progetto e testi di Marco Birin e Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking e ricerche a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Mario Savino, Piera Tallone, Bruna Zuccolin, Bruno Bonetti, Claudio Ausilio (ANVGD di Arezzo) e i professori Mario Garlatti e Enrico Modotti. Copertina: Mirella Ricci saluta i presenti con Mario Savino e Elio Varutti all’inizio dell’incontro di Zanon Amico 2025. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e ANVGD di Arezzo.
Fotografie di Mario Garlatti, di “Zanon Amico” e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin, che fa parte pure del Consiglio nazionale del sodalizio e, dal 2024, è Coordinatore dell’ANVGD in Friuli Venezia Giulia. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
