La Dalmazia italiana tra ‘800 e ‘900, lezione di Bruno Bonetti a Portogruaro (VE)
L’ANVGD di Udine, col suo vicepresidente, il dottor Bruno Bonetti, ha collaborato con l’Università della Terza Età (UTE) di Portogruaro, in provincia di Venezia, in occasione del Giorno del Ricordo. Bonetti, di famiglia dalmata, ha trattato il tema de “Le comunità italiane in Dalmazia dall’Ottocento al secondo dopoguerra”. La conferenza con diapositive, molto apprezzata dal folto pubblico, si è tenuta il 7 febbraio 2024 presso la sede UTE di Portogruaro.
Nell’incontro, presentato dal presidente dell’UTE professore Alessio Alessandrini, già assessore alla cultura del Comune di Portogruaro e Consigliere regionale del Veneto, il relatore ha parlato della secolare presenza sulla sponda orientale dell’Adriatico dei Dalmati italiani, due volte esuli negli anni Venti e Quaranta del Novecento.
“La fine dell’egemonia italiana in Dalmazia ha avuto origine dopo il 1880, quando il serbo-croato è stata dichiarata lingua ufficiale, a scapito di quella italiana, in vigore sino ad allora” – ha detto il relatore. Citando l’ultimo sindaco italiano di Spalato Antonio Bajamonti, che aveva detto: “Per noi italiani di Dalmazia non resta che soffrire”, Bonetti si è poi soffermato su vari episodi, dall’incendio del teatro italiano di Spalato del 1881 alla distruzione della fontana “Bajamonti”, ritenuta simbolo di italianità, ad opera delle autorità comuniste nel 1947, dalla demolizione del teatro Verdi di Zara nel secondo dopoguerra alla spoliazione del cimitero monumentale di Santo Stefano, altro luogo dell’italianità di Spalato, nel 1959, dallo scalpellamento dei leoni marciani di Traù nel 1932 all’abbattimento della statua di Tommaseo a Sebenico nel 1945, dalla liquidazione delle proprietà italiane in Dalmazia nel 1929 al licenziamento dei lavoratori sempre italiani nel 1931.
Bonetti si è anche soffermato sulle vicende della propria famiglia, a partire dal nonno omonimo Bruno Bonetti, nato nel 1879, che dopo la fine dell’amministrazione italiana a Spalato deve frequentare le scuole croate, perché vengono soppresse quelle italiane. Nel 1899 viene aggredito e malmenato dai militanti slavi perché sostenitore della causa italiana. Nel 1900 viene espulso dall’Università di Vienna avendo partecipato ai moti per l’Università italiana di Trieste, dovendo proseguire gli studi a Graz.
La sorella Evelina Bonetti sposa Vincenzo Fabiani, medico di Lesina (Hvar), candidato alle elezioni per la Dieta dalmata con il partito autonomista e internato dalle autorità austriache all’inizio della prima guerra mondiale nella fortezza di Bilek in quanto politicamente sospetto. Dopo la prima guerra mondiale, quando Lesina diventa jugoslava, Evelina è esule con il marito a Zara, di cui Vincenzo sarà sindaco. Fuggono una seconda volta nel 1944 a Milano. L’altra sorella Regina ha per marito Amato Filippi, preside del liceo di Zara, che muore a seguito dei bombardamenti del 1943, mentre la vedova si imbarca all’inizio del 1944 in condizioni inenarrabili sul piroscafo Sansego, che la porta profuga a Marghera.
Sullo stesso tema è stato realizzato un filmato-intervista di circa 50 minuti del professore Alessio Alessandrini a Bruno Bonetti, che è stato proposto agli studenti delle scuole superiori del Veneto orientale. Il documentario è stato realizzato a cura dell’associazione Noi Migranti OdV di Portogruaro, in collaborazione con il Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e con Anteas San Donà di Piave, Centro di Documentazione Aldo Moro, Fondazione Calasanzio, Fondazione Marconi, Fondazione Portogruaro Campus, Fondazione Santo Stefano, Università della Terza Età, con il patrocinio delle Città di Portogruaro e di San Dona di Piave e della Città metropolitana di Venezia, e l’adesione degli Istituti Superiori del Veneto Orientale. Il video è diffuso su: youtube.com
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Testi di Bruno Bonetti e Marco Birin. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Networking di Sebastiano Pio Zucchiatti e Elio Varutti. Lettori: Bruno Bonetti, Maria Iole Furlan i professori Annalisa Vucusa, Enrico Modotti e Ezio Cragnolini. Aderiscono il Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e l’ANVGD di Arezzo. Copertina: Bruno Bonetti durante la lezione alla UTE di Portogruaro. Collezione di Bruno Bonetti. Altre fotografie dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/