Udine, l’ANVGD a “Gjal e copasse”, su Radio Spazio 103 nel Giorno del Ricordo
Nella trasmissione plurilingue in lingua friulana e italiana “Gjal e copasse” (Il gallo e la tartaruga), su Radio Spazio, alle ore 10 del 10 febbraio 2024, si è parlato del Giorno del Ricordo. La testata presta un’attenzione particolare al sociale e alla vita religiosa, essendo l’emittente della Diocesi di Udine.
Federico Rossi, giornalista conduttore della rubrica dal 1995, ha intervistato Bruno Bonetti, vice presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), chiedendogli di parlare del significato della solennità civile e del ruolo dell’associazione. Bonetti, dopo aver ricordato l’importanza del Giorno del ricordo, che onora la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, ha chiarito gli scopi dell’ANVGD, la prima associazione a carattere nazionale, sorta nel 1947, con lo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi, italiani autoctoni, provenienti dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia che il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 aveva ceduto alla Jugoslavia o assegnato alla Zona B del mai costituito Territorio Libero di Trieste. L’associazione ha conservato nei decenni la sua estensione a tutto il territorio nazionale, essendo nati i diversi Comitati dalle comunità di Esuli ospitati prima nei Campi profughi e poi nei Villaggi giuliano-dalmati. In quanto associazione di carattere privato, si assunse il compito di mantenere uniti su base volontaria gli esuli dai territori perduti attraverso le attività assistenziali e culturali dei Comitati locali.
Interrogato da Federico Rossi, Bonetti, di famiglia dalmata, ha poi parlato dei Dalmati italiani, presenti da secoli in quella terra, due volte esuli all’indomani della Prima e della Seconda guerra mondiale. “La fine dell’egemonia italiana in Dalmazia ha avuto origine dopo il 1883, quando il serbo-croato è stata dichiarata lingua ufficiale, a scapito di quella italiana, in vigore sino ad allora – ha detto il vice presidente. Dopo la Grande Guerra, i Dalmati italiani hanno dovuto venir via dalla Brazza, da Curzola, Lesina, Sebenico, Spalato, Traù, perché queste ed altre zone con una minoranza italofona sono state assegnate al Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni; poi c’è stato l’esodo del 1943-’44 da Zara che subì 54 bombardamenti aerei angloamericani suggeriti dai titini, per cancellare l’italianità della città, ricca di vestigia romane e veneziane”.
Nella trasmissione, si è sviluppato, infine, il tema dell’esodo giuliano dalmata e delle iniziali difficoltà vissute dai profughi. È intervenuta sul tema Rosalba Meneghini, di famiglia di Rovigno, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine. “Mia madre Maria Millia parlava poco, aveva paura – ha detto – invece dopo il Giorno del Ricordo, c’è la voglia di capire da parte dei discendenti. I profughi e i loro figli raccontano cosa è successo dopo il 1946 e si ascoltano cose mai sentite fino ad ora”. Giuseppe Capoluongo, poeta dell’ANVGD di Udine, infine, ha letto delle composizioni dedicate alla suocera istriana.
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Testi di Bruno Bonetti e Marco Birin. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Networking di Sebastiano Pio Zucchiatti e Elio Varutti. Lettori: Bruno Bonetti, Rosalba Meneghini, Maria Iole Furlan i professori Annalisa Vucusa, Enrico Modotti e Ezio Cragnolini. Aderiscono il Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e l’ANVGD di Arezzo. Copertina: Bonetti, Meneghini, Capoluongo e Rossi durante la diretta a Radio spazio di Udine. Collezione di Bruno Bonetti. Altre fotografie dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
