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Udine divisa, fischi sul 25 Aprile e giovani applauditi

Nov 27 2020

Udine divisa, fischi sul 25 Aprile e giovani applauditi

Sarebbe una festa nazionale, ma si sta rivelando sempre di più il momento della divisione in tante parti d’Italia. D’accordo che il 25 aprile 1945 è solo Milano che viene liberata dal nazi-fascismo. Ovvio che in altre parti d’Italia la Liberazione avviene dopo o era già avvenuta prima. A Udine si aspetta fino al 1° maggio per vedere sfilare le camionette dei Neozelandesi da viale Venezia, borgo Poscolle, via Cavour fino in piazza Vittorio Emanuele, che si chiamerà di lì in poi “Libertà”. La gente era euforica e felice per la fine della guerra. I tempi dell’unità sono finiti. La storia divide.

Andare in piazza ben organizzati con un fischietto ciascuno solo per fischiare il relatore è diventata una moda, un moto di ribellione contro i poteri, che vengono confusi con le istituzioni. Un lungo applauso si è levato il 25 aprile 2019 in piazza Libertà solo quando il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, ha citato la “gloriosa esperienza della repubblica partigiana della Carnia, che anticipò i valori della democrazia, prima di essere con la Costituzione della Repubblica una certezza per i cittadini del nostro Paese”.

Bruno Bonetti, Elio Varutti (al labaro) e Franco Pischiutti

Ha avuto il suo bel daffare Dino Spanghero, presidente dell’ANPI, a ricordare che “il 25 aprile è un giorno di festa e di inclusione”. Solo Elia Pupil, rappresentante della Consulta degli studenti, col fazzoletto dell’ANED attorno al collo, in ricordo del nonno deportato e sopravvissuto al Campo di concentramento, ha cercato di salvare capra e cavoli, chiedendo di dare la parola ai giovani: “Ora della libertà decido io”. Così si è preso molti applausi. La relazione ufficiale è stata tenuta dal professor Giampaolo Borghello. È intervenuto anche Ferdinando Ceschia, per i sindacati.

I giovani sono stati al centro dell’attenzione anche in piazzale XXVI Luglio al Monumento della Resistenza, col Coro popolare che ha intonato vari canti del periodo. Sono stati citati Piero Calamandrei, Teresa Mattei ed altri personaggi anche dell’attualità.

All’evento ha partecipato con labaro, su invito ufficiale del Comune e degli organizzatori, una delegazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) Comitato Provinciale di Udine, composta da Elio Varutti, vicepresidente, Bruno Bonetti, segretario e dal socio Franco Pischiutti. La presidente ANVGD di Udine, Bruna Zuccolin, era impegnata in una contemporanea cerimonia a Barbana di Grado (GO) per la commemorazione del venerabile istriano Egidio Bullesi (1905-1929) – 90° anniversario del transito – 25 aprile 1929, proseguita col pellegrinaggio a Pola del 26 aprile 2019.

Per la cronaca, in copertina, si può notare il labaro celeste dell’ANVGD, sotto il campanile del Duomo, nella fotografia di Leoleo Lulu, che si ringrazia per la gentile concessione alla diffusione e pubblicazione.

Tra i vari messaggi ricevuti per l’articolo presente, alcuni molto critici contro il 25 Aprile, si riporta quello di Sergio Satti, esule da Pola e per decenni vicepresidente ANVGD di Udine quando alla guida c’era l’ingegnere Silvio Cattalini: “Partecipare alla festa nazionale del 25 aprile è stato un dovere per noi profughi giuliano dalmati ricordando però che le nostre amate terre natie non sono state liberate con l’aiuto degli anglo americani, ma occupate dalle truppe dell’esercito di Tito e quei territori non vennero restituiti più per la maggior parte all’Italia. La mia cara Pola dove sono nati i miei genitori sotto l’Austria, dove sono nato con Pola italiana, è passata alla Jugoslavia di Tito ed attualmente Croazia ha subito con la sua popolazione rimasta e non tutte le tragedie di due guerre mondiali più la dissoluzione dello stato jugoslavo. Ricordiamo la storia per non dimenticare le sofferenze subite senza rancore”.

25 aprile 2019 – Il labaro dell’ANVGD di Udine si nota sopra il berretto della vigilessa in primo piano. Foto di Leoleo Lulu

Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Fotografie di Leoleo Lulu, di Bruno Bonetti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.

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