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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | Trekking del Ricordo con la pioggia per certi allievi del Liceo Stellini di Udine e l’ANVGD
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Trekking del Ricordo con la pioggia per certi allievi del Liceo Stellini di Udine e l’ANVGD

Feb 28 2024

Trekking del Ricordo con la pioggia per certi allievi del Liceo Stellini di Udine e l’ANVGD

Sfidando il maltempo le classi 2^ A e 2^ D del Liceo classico “J. Stellini” di Udine martedì 27 febbraio 2024 hanno effettuato il Trekking del Ricordo sui luoghi dell’esodo giuliano dalmata nel capoluogo friulano. La comitiva di 43 ragazzi, accompagnata dalle professoresse Elisabetta Gini, di Storia e Geografia e Alessandra Mossenta, di Matematica e Fisica, ha iniziato la camminata da piazza Libertà, con i commenti  del professore Elio Varutti, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine.

Nell’ambito del progetto Calendario civile, di cui è referente la professoressa Cinzia Ingallina, docente dello stesso liceo, si è svolta anche quest’anno l’esperienza. Luca Gervasutti, il Dirigente scolastico, ha approvato con interesse l’iniziativa didattica.

In piazza Vittorio Emanuele II, dal 1945 chiamata piazza Libertà, sono stati ammirati i simboli di San Marco, tanto cari agli esuli, come ricordava l’ingegnere Silvio Cattalini, nato a Zara, presidente dell’ANVGD di Udine dal 1972 al 2017. I leoni marciani ricordano ai profughi i leoni d’Istria, Quarnero e Dalmazia e le architetture in stile veneziano dei borghi istro-dalmati. Poi è stata illustrata la Loggia del Lionello, su iniziale progetto di Bartolomeo Costa Sbardilini da Capodistria, detto delle Cisterne, perfezionata dall’orafo Lionello.

Udine, Loggia del Lionello, 27.2.2024 – Le classi 2^D e 2^A del Liceo ‘Stellini’ con le professoresse Elisabetta Gini e Alessandra Mossenta al Trekking del Ricordo

Il cammino è proseguito lungo alcune tappe all’interno del centro storico della città per due ore circa, secondo la disponibilità dell’orario scolastico. Gli studenti hanno potuto così vedere palazzi, lapidi e monumenti che ricordano le tragiche vicende del Confine orientale, con l’esodo di 350 mila italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia. Fuori itinerario, a causa della pioggia, è stata menzionata la scultura in ferro “Sestante”, del 1999 opera dell’artista Michele Piva, nato a Fiume. L’opera si trova in piazza Belloni. Poi la scolaresca si è diretta alla Chiesa della Beata Vergine del Carmine. Furono celebrati qui, nel 1953-1956, centinaia di matrimoni di giovani esuli dimoranti al Centro smistamento profughi di via Pradamano, che accolse oltre 100 mila individui fino al 1960, quando chiuse i battenti. Il convento dei frati Carmelitani e la chiesa della B.V. del Carmine furono eretti in via Aquileia nel Cinquecento; la chiesa fu consacrata nel 1525. Subentrarono nel Settecento i frati minori, portando con sé l’urna con le spoglie del Beato Odorico da Pordenone (sarcofago di Filippo De Santi del 1331) e la devozione a S. Antonio da Padova. I Francescani rimasero fino al 1806, quando per le leggi napoleoniche numerosi conventi udinese furono demanializzati, compreso quello di via Aquileia. Odorico da Pordenone, al secolo Odorico Mattiussi o Mattiuzzi (Villanova di Pordenone, tra il 1265 ed il 1270 Udine, 14 gennaio 1331), è stato un presbitero e religioso italiano dell’Ordine dei Frati Minori; evangelizzò in Oriente, fino in Cina e fu beatificato nel 1755. Suoi miracoli sono attestati nel Trecento a Pirano, Parenzo e Isola d’Istria.

Altro sito interessante appena citato l’ex Centro smistamento profughi di via Pradamano, attivo dal 1945 al 1960. Oggi è la scuola “E. Fermi”. Da lì passarono in fuga dalle violenze titine oltre 100 mila esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia, per essere sventagliati in oltre 140 campi profughi d’Italia (fonte: Guido Rumici). C’è una lapide del Comune di Udine, del 2007, a ricordare quei fatti.

L’ultima tappa è stata in via Bertaldia e via Manzini al Parco Martiri delle Foibe, istituito nel 2010. C’è un Cippo con targa in ricordo delle Vittime delle foibe. Nel 2019 ha ricevuto dal Comune di Udine la nuova intitolazione di Parco Martiri delle Foibe.

Altri siti fuori itinerario appena accennati alla comitiva. Stazione ferroviaria, lapide Donne resistenti (2011) omaggio alle ragazze e bambine che nel 1944 -1945 aiutarono i rastrellati ebrei (di Fiume, di Trieste) e di altre zone, oltre ai militari italiani imprigionati e deportati nei campi di concentramento e sterminio creati in Europa dalla Germania nazista.

Piazzale Norma Cossetto, martire istriana, intitolazione dell’11 febbraio 2022. La giovane studentessa di Visinada fu seviziata da 16 titini e gettata nella foiba di Villa Surani. Il piazzale a lei dedicato è nel quartiere di Sant’Osvaldo, a pochi metri dal quarto Villaggio giuliano costruito a Udine, per integrare gli esuli in città. Rientro a scuola, in piazza I Maggio.

Il professor Elio Varutti, storico e membro del direttivo dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) di Udine, ha accompagnato la scolaresca tra le vie della città, illustrando e commentando le tracce della storia sul finire del Secondo conflitto mondiale, incluso il fenomeno dell’eliminazione di italiani nelle foibe, quale vendetta o pulizia etnica, in rivalsa dei patimenti subiti dagli jugoslavi sotto il fascismo.

In tale occasione Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, ha ripetuto il saluto ufficiale alla scolaresca, che è stato riferito da Varutti. “Sono molto contenta di questo evento – ha detto Zuccolin – perché è utile a diffondere le conoscenze sui fatti del Confine orientale, perciò ringrazio i vostri insegnanti e il Dirigente scolastico del liceo Stellini, per la sensibilità verso questi argomenti. La nostra associazione si occupa soprattutto di ricordare i fatti complessi che accaddero alla fine e dopo la seconda guerra mondiale, perché non si può lasciare nell’oblio la sofferenza di così tante persone. Operiamo nell’ottica della pace, della convivenza civile e democratica in una dimensione europea”.

Udine, 27.2.2024 – Targa commemorativa del 2010 al Parco Martiri delle Foibe con i vandalismi pure quelli “a perpetuo ricordo”

Cenni bibliografici – Roberta Alberotanza (a cura di), Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa: un patrimonio europeo / The Cultural Routes of the Council of Europe: a European heritage, 2021.

– Egea Haffner, Gigliola Alvisi, La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe, Milano, Piemme Mondadori, 2022.

– Ministero dell’Istruzione e del Merito, Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica, 2022.

– Guido Rumici, Catalogo della mostra fotografica sul Giorno del Ricordo, Roma, ANVGD, 2009.

– Elio Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960. Testimonianze di profughi giuliano dalmati a Udine e dintorni, Udine, Provincia di Udine / Provincie di Udin, 2017. Anche nel web dal 2018.

Note – Itinerario a cura di Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: professoresse Chiara Fragiacomo, Elisabetta Gini, oltre a Bruna Zuccolin, Bruno Bonetti e il professore Stefano Meroi. Copertina: Le classi 2^ A e 2^ D del Liceo Stellini di Udine sotto la Loggia del Lionello. Fotografie di E. Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

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