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Presentato a Udine il libro dell’artista Sergio Pacori, prigioniero dei titini a Gorizia nel 1943

Mar 09 2024

Presentato a Udine il libro dell’artista Sergio Pacori, prigioniero dei titini a Gorizia nel 1943

Per oltre un mese è stato prigioniero dei partigiani titini jugoslavi nei boschi di Tarnova della Selva, oggi “Trnovo”, frazione di Nuova Gorizia, in Slovenia. “Dopo il giorno 8 settembre 1943 la vita nel mio paese di Gargaro, ora Slovenia, divenne un incubo – ha detto Sergio Pacori – non era più possibile viverci. Di giorno era occupato dai tedeschi e cosacchi, loro alleati, mentre di notte arrivavano i partigiani di Tito”. La sua famiglia così riparò a Gorizia, ma in un viaggio di ritorno a Gargaro per recuperare qualche valigia, furono intercettati dai partigiani, che sequestrarono il camioncino del papà macellaio e catturarono il bambino Sergio, di dieci anni, e la sua mamma ostetrica, assoldata come infermiera dai partigiani per oltre un mese. “Marino, mio fratello ed io dovevamo tenere fermi per le gambe i partigiani feriti – ha spiegato Sergio Pacori – mentre mia madre prestava loro le prime cure, per portarli poi nell’ospedale partigiano in baracche di Franja”.

Udine, 7.3.2024 – Casa degli Artisti, piazza Matteotti, libro di Pacori e Crocefisso, scultura realizzata con residuato bellico

Ha riferito questi ed altri ricordi di guerra lo scultore e poeta Sergio Pacori in un affollato evento tenutosi a Udine, il 7 marzo 2024 alle ore 18, presso la Galleria “Italian Secret”, di piazza Matteotti. L’autore è stato introdotto dal dottor Michael Pasut, direttore di Casa degli Artisti Italian Secret e dalla coordinatrice Pia Molina. Un vivo apprezzamento per l’opera è stato espresso da Manlio Boccolini, oriundo di Parenzo e consigliere comunale di Cividale del Friuli, che ha portato i saluti della sua Civica amministrazione. Il professore Vito Sutto ha presentato gli ospiti della serata accennando agli obiettivi dell’incontro. “Questa sera cerchiamo di far convivere cultura e arte ha detto Sutto – presentiamo le poesie, le prose e le sculture del cavalier Sergio Pacori, mentre possiamo ammirare i quadri esposti in galleria dall’artista Gina Gressani, in mostra personale fino al 31 marzo”.

Ha poi avuto la parola il professor Ugo Falcone, membro della Società Italiana di Storia Militare, che ha effettuato un inquadramento storico spiegando la costituzione della Zona d’operazioni del Litorale adriatico, ossia la “Operationszone Adriatisches Küstenland”, una suddivisione territoriale del Terzo Reich, comprendente la Venezia Giulia nelle province di Fiume, Pola, Trieste, Udine e Gorizia, oltre ad altri territori. “È in queste piccole serate – ha detto Falcone – che si può raccontare la grande storia, facendo uso anche delle testimonianze, come quella preziosa di Pacori”. È intervenuto poi lo scrittore e storico Mauro Tonino, del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. “Ho letto nei diari di Ciano che ha scritto: ‘Se i tedeschi ci chiederanno Trieste, dovremo dargliela’ – ha detto Tonino – poi ricordo che il libro di Pacori è scorrevole e tratta la complessa vicenda del confine orientale, tanto che a Gorizia, per esempio, spariscono per mano titina non solo i fascisti, i civili italiani, i carabinieri, ma persino i membri italiani del Comitato di liberazione nazionale”.

Ha parlato infine il professore Elio Varutti, pure lui consigliere dell’ANVGD di Udine. “Porto i saluti di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, e sono molto onorato di parlare di Sergio Pacori, artista ed esule nato a Gargaro, dove c’è una foiba sconosciuta nella quale, secondo le testimonianze, i partigiani titini gettarono oltre 80 persone tra italiani e domobranci, collaborazionisti anticomunisti, realizzando la pulizia etnica e, come l’ha chiamata lo storico Raoul Pupo, la pulizia politica”.

Poi Sergio Pacori ha letto alcuni brani del suo nuovo libro, che si collega alle sue opere precedenti e ha raccontato dell’incontro con la moglie Amelia Valle, esule di Fiume, presente commossa in sala.

La professoressa Renata Capria D’Aronco, in conclusione della serata, ha portato i saluti del Club per l’UNESCO di Udine, che patrocinava la presentazione, complimentandosi con l’Autore per l’impegno a raccontare i fatti storici e a rappresentarli con le sue sculture nel segno della pacificazione tra i popoli nell’ottica di Gorizia e Nova Gorica, proclamate Capitale europea della Cultura 2025.

In sala, tra gli altri, erano presenti i seguenti soci dell’ANVGD di Udine: Rosalba Meneghini, con mamma e nonni che erano di Rovigno, Giuseppe Capoluongo, la cui suocera era di Rovigno e Daniela Conighi, con avi di Fiume, Pola e Veglia. Si è notato, tra gli artisti del pubblico, il pittore Sergio Marino, con parenti dell’Isola di Lesina, in Dalmazia.

Il libro presentato – Sergio Pacori, Un ragazzo di paese. Ricordi di guerra, memorie di pace, Gorizia, 2024.

Rassegna stampa – Post in Facebook nel profilo di Casa degli Artisti di venerdì 8 marzo 2024, intitolato “Nella sala Galleria dell’Italian Secret è stato presentato il libro “Un ragazzo di paese” di Sergio Pacori”.

Note – Testi di Marco Birin e Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Sergio Pacori, Mauro Tonino, Bruna Zuccolin, Bruno Bonetti, Claudio Ausilio e i professori Ezio Cragnolini e Enrico Modotti. Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e ANVGD di Arezzo. Copertina: Udine, 7.3.2024 presentazione del libro di Sergio Pacori. Fotografie di Casa degli Artisti, Italian Secret, Daniela Conighi, Elio Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

La locandina dell’evento
Foto di gruppo finale
Varutti, Pacori e Falcone. Foto di Daniela Conighi
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varutti
alessandra@artmediadesign.it
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