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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | L’Associazione Toscani in FVG presenta La patria perduta, libro sul Centro profughi di Laterina
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L’Associazione Toscani in FVG presenta La patria perduta, libro sul Centro profughi di Laterina

Mar 01 2024

L’Associazione Toscani in FVG presenta La patria perduta, libro sul Centro profughi di Laterina

Con una dotta introduzione a cura dell’ingegnere Cesare Davini, docente dell’Università di Pisa e  di Udine, nonché Fondatore della scuola di Scienza delle costruzioni all’ateneo friulano, si è tenuta la presentazione del libro “La patria perduta”, di Elio Varutti, edito da Aska di Firenze nel 2021.

L’Associazione dei Toscani in Friuli Venezia Giulia APS, in collaborazione con il Comitato di Udine dell’ANVGD e con il Comune di Udine ha organizzato tale evento, in occasione del Giorno del Ricordo. Ha aperto l’incontro Angelo Rossi, presidente dell’Associazione Toscani in FVG lunedì 26 febbraio 2024, alle ore 17.30 presso l’Aula Gusmani di Palazzo Antonini nell’Università di Udine. La serata culturale aveva il patrocinio del Club UNESCO della Toscana, Club UNESCO di Udine, della Regione Toscana e il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Rossi, dopo aver ricordato la collaborazione con l’ANVGD risalente al 2016 e dopo aver ringraziato gli enti patrocinatori, ha ceduto la parola alla professoressa Elisabetta Marioni, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine.

Università di Udine, aula Gusmani, 26.2.2024 -Angelo Rossi e Cesare Davini. Foto Varutti

“Vi porto i saluti di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, impegnata altrove – ha detto Marioni – e sono contenta di partecipare a questo incontro per presentare il libro di uno storico attento e documentato che, già per il Giorno del Ricordo del 2021, su Zoom, grazie ai Civici Musei di Udine, aveva anticipato il tema dei ‘Cuccioli dell’esodo al Campo profughi di Udine e a quello di Laterina’, descrivendo la vita quotidiana dei bambini d’Istria, Fiume e Dalmazia tra le baracche o le camerate con i letti a castello”.

Ha poi preso la parola il professor Davini, amministratore dell’Associazione Toscani in FVG, che ha introdotto l’autore e il libro con una disamina sui genocidi, come quello degli armeni, sulle violenze etniche, come quelle in Bosnia nel 1995 e sui conflitti nati dai nazionalismi. Ha inoltre suggerito varie letture a corredo della serata, con autori quali Raoul Pupo, Franco Cecotti, Marta Verginella, Angelo Floramo e molti altri. Davini ha ricordato, inoltre, il tentativo sul tema dell’esodo giuliano dalmata e delle foibe di farne oggetto di strumentalizzazione politica. Poi ha rivolto all’autore una serie di domande sulla nascita del libro, sul perché di quel titolo, su quale tipo di accoglienza ci fu a Laterina per i profughi, sulla scuola elementare in baracca, sui personaggi famosi passati tra quelle baracche e sugli esuli finiti in Australia, USA, Canada e Argentina.

Varutti prima ha riferito i saluti dell’ANVGD di Arezzo, poi ha risposto alle articolate domande commentando una serie di diapositive sui documenti e sulla vita nel Centro raccolta profughi di Laterina (Crp). Il progetto è nato nel 2016 per la buona collaborazione tra Claudio Ausilio, esule di Fiume a Montevarchi (AR) e Varutti. Il titolo è stato scelto da una testimonianza di un profugo di Fiume che, sopravvissuto al lager nazista, si trovò a perdere la patria, dato che a casa sua c’erano gli occupanti titini, che lo minacciarono poiché bottegaio, quindi ‘nemico del popolo’. Nelle baracche del Crp aretino sono passati oltre 10 mila profughi d’Istria, Fiume e Dalmazia, assieme agli italiani espulsi dal Dodecaneso, dalle ex colonie africane e da altri paesi. Sorse nel 1941 come Campo di concentramento per prigionieri britannici, poi accolse detenuti tedeschi, della RSI. Fu poi un contenitore di migliaia di esuli giuliano dalmati fino al 1963, anno di chiusura. L’accoglienza iniziale fu difficoltosa, poi i rapporti umani migliorarono. Il dramma dell’esodo è il dramma della lacerazione sociale e familiare. Un nucleo viene estirpato perché la sua terra non è più sua. Con l’esodo sparisce un’intera società: più di 300 mila italiani lasciano la propria terra, la propria casa, le radici si troncano. Molti passarono da Trieste, Udine (dove operò fino al 1960 il Centro smistamento profughi più grande d’Italia), per essere sventagliati in 140 Crp sparsi in Italia. Per tanto tempo questa tragica pagina di storia è stata dimenticata e trascurata anche a livello locale, almeno fino a quando nel 1999, l’Amministrazione comunale  di Laterina organizzò un convegno su questi eventi e fece collocare un cippo commemorativo all’ingresso del campo, divenuto ormai area industriale, con una bella dedica ivi apposta ‘…A memoria di questo luogo, dove si consumò il dolore della prigionia e dell’esodo con l’auspicio che si schiudano orizzonti di libertà, di pace, di civile convivenza’. Tra i personaggi noti, passati per il Crp di Laterina, ci sono i calciatori Rodolfo Volk e Alfio Mandich, oltre al campione automobilistico Mario Andretti, i pittori Gualtiero Mocenni e Liliana Scocco Cilla.

Al termine della serata, prima del firma-copie, ha portato il caloroso saluto Renata Capria D’Aronco, presidente del Club UNESCO di Udine, lodando gli organizzatori dell’evento. Erano presenti in aula, tra gli altri, alcuni soci dell’ANVGD di Udine, come Eda Flego, esule di Pinguente, la professoressa Marina Bellina, oriunda di Fiume e l’istriana pittrice affermata Alessandra Candriella. Anche Giovanni Grubissa, esule di Pisino, ha seguito l’incontro con partecipazione.

Il libro presentato – E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro raccolta profughi Giuliano Dalmati di Laterina 1946-1963, Aska edizioni, Firenze, 2021. In formato e-book dal 2022. Seconda edizione cartacea dal 2023.

Suggerimenti bibliografici e del web – Civici Musei di Udine, Evento organizzato dal Comune di Udine in collaborazione con l’Università della Terza Età (UTE) “Paolo Naliato” di Udine, Relazione con diapositive di Elio Varutti su “Cuccioli dell’esodo al Campo profughi di Udine e a quello di Laterina (AR), 1945-1963”, on line su Facebook dal 12 febbraio 2021.

– Marino Micich, “Il lungo esodo dall’Istria, Fiume e Zara (1943–1958). L’accoglienza in Italia”, in: Giovanni Stelli, Marino Micich, Pier Luigi Guiducci, Emiliano Loria (a cura di), Foibe, esodo, memoria. Il lungo dramma dell’italianità nelle terre dell’Adriatico orientale, Roma, Aracne, 2023.

– Ministero dell’Istruzione e del Merito, Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica, 2022.

Note – Testi di Marco Birin e Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Angelo Rossi, Buna Zuccolin, Bruno Bonetti, Claudio Ausilio e i professori Ezio Cragnolini e Elisabetta Marioni. Si ringrazia per la collaborazione il professore Marcello Mencarelli. Copertina: Marioni, Varutti e Davini all’Università di Udine in aula Gusmani. Fotografie di E. Varutti, Angelo Rossi e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

Dal “Messaggero Veneto”, Cronaca di Udine del 26.2.2024
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