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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | L’ANVGD di Udine in visita a Fertilia, 2019
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L’ANVGD di Udine in visita a Fertilia, 2019

Nov 13 2020

L’ANVGD di Udine in visita a Fertilia, 2019

Le guide turistiche descrivono Fertilia come un borgo pianificato sorto al tempo del fascismo. È posto a 6 chilometri da Alghero (SS), sede comunale e noto centro della Sardegna, con tradizioni catalane. Fertilia è un villaggio di fondazione, come Torviscosa in Friuli, o Arsia in Istria, o Carbonia in Sardegna. Sorge alla metà degli anni Trenta, ad opera dell’Ente Ferrarese di Colonizzazione, con una funzione rurale nel processo di regolamentazione del territorio sardo. Ha una planimetria regolare e si dispone attorno alla piazza rettangolare con la chiesa di S. Marco. Inizialmente accoglie famiglie ferraresi, poi, nel dopoguerra diventa il punto di approdo di varie famiglie dell’esodo giuliano dalmata. In tempi recenti, grazie alla singolare posizione sul mare, ha assunto una connotazione turistica con la presenza di un porticciolo con imbarcazioni da diporto. Fertilia conserva i caratteri dell’architettura razionalista del ventennio.

Il bar ristorante Sbisà Edda, di via Pola 3 a Fertilia, è ancor oggi meta di esuli e di loro discendenti per fare quatro ciacole in dialeto istrian.

Una delegazione di soci dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, si è recata in visita a Fertilia il 10 settembre 2019. Oltre al professor Elio Varutti, vicepresidente dell’ANVGD di Udine, c’era la professoressa Daniela Conighi, i cui genitori erano di Fiume e di Pola.

Fertilia, 2019 – Elio Varutti con la bandiera ANVGD

Voci dell’esodo – Stefano Gilardi, discendente dei fondatori del famoso cementificio Gilardi & Bettiza di Spalato, mi ha raccontato come è stato l’esodo della sua nonna. Si chiamava Redenta Orlich, nata a Zara nel 1919 e deceduta ad Alghero nel 2013. Sposata a Lorenzo Gilardi, Redenta scappa da Zara, transitando per Trieste e, in treno, la destinano al Centro raccolta profughi di Reggio Calabria, poi la famiglia trova un alloggio a Fertilia, nel Comune di Alghero, provincia di Sassari. Fertilia è una cittadina sorta nel 1936, ma non completata per lo scoppio della seconda guerra mondiale. L’opera di colonizzazione in Sardegna si bloccò e la maggior parte degli edifici rimase di fatto inutilizzata. Nel dopoguerra giungono gli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia, diventando un microcosmo vicino a quello di Alghero, di lingua catalana.

Fonti orali e del web – Ringrazio le persone intervistate per il racconto riportato da diffondere per far conoscere questi fatti dell’esodo giuliano dalmata. L’intervista è stata condotta da Elio Varutti, con taccuino, penna e macchina fotografica, se non altrimenti indicato.

Stefano Gilardi, Fertilia di Alghero (SS) 1983, int. del 24 novembre 2018.

Bibliografia – Cristiana Baietta (coordinamento editoriale), Guida d’Italia. Sardegna (1.a ediz. 1918), Milano, Touring Club Italiano, 6.a ediz., 2008.

Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettore: Bruno Bonetti. Fotografie di E. Varutti, D. Conighi e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.

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