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Flavio Fiorentin con il suo L’eredità del leone vince il secondo premio gen. Tanzella a Verona

Mag 20 2022

Flavio Fiorentin con il suo L’eredità del leone vince il secondo premio gen. Tanzella a Verona

Grande soddisfazione si è diffusa nel Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine perché a Flavio Fiorentin, socio dello stesso sodalizio e del Collegio dei revisori fino al 2021, è stato assegnato il secondo posto al Premio letterario “generale Loris Tanzella” di Verona edizione del 2022 per il libro “L’eredità del Leone, dal Trattato di Campoformio (1797) alla Prima Guerra Mondiale (1918)”.

La copertina del libro di Flavio Fiorentin

Martedì 10 maggio 2022, alle ore 15,30, presso il Salone delle Conferenze della prestigiosa Sede dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona si è svolta la Cerimonia di premiazione della XVIII edizione del Premio Letterario Nazionale “Gen. Loris Tanzella”, istituito dal Comitato provinciale di Verona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. L’evento ha completato il programma delle manifestazioni per commemorare il Giorno del Ricordo 2022, programma realizzato dal suddetto Comitato con il patrocinio e in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Verona, sempre vicina al mondo degli esuli veronesi e disponibile a sostenerne le numerose iniziative.

Il Premio Tanzella è stato istituito con la finalità di preservare e divulgare il patrimonio culturale, storico, artistico e linguistico che una civiltà bimillenaria, romana, veneta e italiana ha sviluppato nelle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia. Priorità del Premio è quella di tener viva la memoria delle complesse vicende del confine orientale culminate nella tragedia delle foibe e nel dramma dell’esodo dei 350 mila Italiani istriani, fiumani e dalmati che abbandonarono la loro terra d’origine per restare Italiani.

Il libro di Flavio Fiorentin, L’eredità del leone, giunto alla seconda edizione di stampa, ha vinto il secondo premio nella sezione “Ricerche storiche”. Ecco la motivazione della Giuria del premio: “Ricerca storica accurata e minuziosa del mutamento del confine orientale dal Trattato di Campoformio alla fine della Prima guerra mondiale che completa il difficile e sofferto processo del Risorgimento italiano. L’impianto organico del lavoro segue un ordine cronologico valorizzato da puntuali approfondimenti, poco noti alla storiografia ufficiale, che incuriosiscono, coinvolgono ed appassionano il lettore. Si rivela efficace e significativa la ricostruzione della politica asburgica finalizzata a rafforzare in ogni ambito lo slavismo nel tentativo di cancellare l’identità culturale italiana nelle terre della sponda orientale dell’Adriatico, appartenute per secoli alla Repubblica di Venezia, la cui eredità rimase profondamente radicata nelle popolazioni di quell’area, anche dopo l’estinzione politica della Serenissima. Assai esplicativa in merito la seguente citazione “Il leone nel “Dogado”, nello “Stato da mar” e nello “Stato da terra” in catene ma non domo poteva iniziare ad aguzzare le unghie e alzare la coda”. La risposta a quella politica repressiva antitaliana, a partire dal 1866, anno della III Guerra d’indipendenza, ampiamente analizzata nel volume, fu lo sviluppo del movimento irredentista fondato sugli ideali risorgimentali d’identità nazionale, finalizzati all’unificazione con la Madre Patria. Nelle conclusioni del suo lavoro l’Autore evidenzia l’estrema testimonianza corale d’italianità che i giuliano-dalmati seppero dare nell’immediato secondo dopoguerra con la scelta forzata dell’esodo senza speranza di ritorno nelle terre natie, in continuità con l’eredità culturale della Repubblica veneta rimasta sempre viva in loro”.

L’Autore in sala Aiace a Udine nel 2018. Foto di Elio Varutti

Il volume di Fiorentin è stato presentato ufficialmente il 6 novembre 2018 insieme all’editore Giovanni Aviani presso la Sala Aiace con le autorità a Udine e in molti altri luoghi. È  la sua opera prima sul tema particolare. L’Autore è nato a Verteneglio, in Istria, nel 1935, da famiglia paterna originaria di Veglia, in Dalmazia. Nel settembre 1945, all’età di nove anni egli deve affrontare l’esodo da Fiume verso il resto della patria. “È un grande onore per noi dell’associazionismo degli esuli giuliano dalmati e simpatizzanti – ha detto, nel 2018, Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD – presentare in prima assoluta questo volume ricco di storia, con una particolare angolo visuale, che punta all’unità della nazione”.

Presentato a Trieste – Vale la pena di accennare che il 24 maggio 2022, alle ore 17, a Trieste nella sede dell’Associazione delle Comunità Istriane ha avuto luogo a cura dell’Autore, dottor Flavio Fiorentin, la presentazione della seconda edizione del suo volume L’eredità del leone.

Il libro premiato

  • Flavio Fiorentin, L’eredità del Leone, dal Trattato di Campoformio (1797) alla Prima Guerra Mondiale (1918), Udine (1.a edizione: Aviani & Aviani, 2018), 2.a edizione, 2022, pp. 366, euro 20.

Testi di Flavio Fiorentin e Elio Varutti, dell’ANVGD di Udine. Networking a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Bruno Bonetti e Marco Birin. Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine. Fotografie dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine.  – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

L’Autore in uno scatto fotografico di Leoleo Lulu, 2018
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varutti
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