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Il senso poetico del Giorno del Ricordo a Tavagnacco, con l’ANVGD di Udine

Feb 21 2025

Il senso poetico del Giorno del Ricordo a Tavagnacco, con l’ANVGD di Udine

Bruno Pecchiari, esule di Pola, è stato l’ospite eccezionale giovedì 13 febbraio 2025 alle ore 18 nella Biblioteca comunale a Feletto di Tavagnacco alla commemorazione del Giorno del Ricordo. Ha aperto l’incontro la professoressa Ornella Comuzzo, assessore comunale alla Cultura, portando il saluto del sindaco di Tavagnacco Giovanni Cucci. “Sui tragici fatti del confine orientale – ha detto Comuzzo – chissà se arriveremo mai alla verità”. Poi ha dato la parola a Sergio Satti, esule di Pola e decano dell’ANVGD di Udine. Satti, classe 1934, ha ricordato l’esodo della sua famiglia. “Ho visto questa scena nel 1943 tra Pola e Barbana d’Istria – ha aggiunto Satti – i partigiani con le armi spianate che dicono a due carabinieri: ‘lassè el fusil e andè dove volè, no ve fasemo mal’, il giorno dopo i loro corpi erano in un fosso, massacrati. Ecco, mi tremano le gambe se penso a quei giorni e ai quei fatti tragici”.

Bruno Pecchiari e Sergio Satti in Biblioteca di Feletto Umberto di Tavagnacco per il Giorno del Ricordo 2025

Ha poi avuto la parola il professore Elio Varutti, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine, che ha portato il saluto di Bruna Zuccolin, presidente provinciale del sodalizio degli esuli. Varutti ha poi donato alla biblioteca il suo ultimo libro che si intitola “La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana”, edito a Firenze, da Aska, 2025. L’autore ha aggiunto che molti esuli giuliano dalmati destinati in Toscana transitarono dal Centro smistamento profughi di Udine, che accolse oltre 100 mila individui fino al 1960.

Era stato Massi Boscarol, bibliotecario e operatore culturale a introdurre l’evento con Pecchiari sulle pagine web. Esule istriano, di Pola, poeta e scrittore Pecchiari è – ci tiene molto a sottolinearlo – un marinaio, “perché ho navigato i mari di mezzo mondo ma – credetemi! – non c’è niente di così bello come le milleduecento isole che vanno dall’Istria alla Dalmazia”.

La serata di giovedì è stata un modo davvero diverso e originale di commemorare il Giorno del Ricordo. Lo si è fatto tramite le letture di due racconti e sette poesie, a cura di Fabiana Sacher, scritti negli anni addietro da Pecchiari tra cui spicca Leggenda istriana, titolo di una poesia commovente.

“Uno dei due racconti poi” ha intercalato Pecchiari “parla di un incontro casuale e all’inizio concitato con un signore di Cherso, che mi racconta delle motivazioni dell’esodo, che non sono solamente quelle classiche, quelle storiche, che conosciamo, ma altre, aggiunte da lui e per certi versi ancora più profonde”. L’altro racconto si intitola “Bussoler”, un toponimo di Pola. Poi ha spiegato: “Le altre poesie, invece, dico la verità, mi coinvolgono talmente dal punto di vista emotivo che forse non riuscirei neanche a leggerle e quindi mi ha fatto molto piacere che Fabiana che le reciti per noi che abbiamo lasciato un mondo per trovarci in un campo profughi e per coloro che vorranno ascoltarle: i nostri ricordi, le nostre fantasie, il nostro dolore, le nostre speranze, di un luogo straordinario, con una storia altrettanto straordinaria che parte dall’Impero romano, che passa per Carlo Magno, la Serenissima, la battaglia di Lissa, l’Impero Austro Ungarico e arriva fino appunto all’Esodo” è stata la conclusione di Bruno Pecchiari con invito esteso a tutta la cittadinanza.

Tavagnacco, 13 febbraio 2025 – L’intervento di Elio Varutti per il Giorno del Ricordo col libro “La patria cercata”. Foto Franco Pischiutti

La fine lettrice Fabiana Sacher si è cimentata con le poesie intitolate: “Vae Victis, Foiba, Nemici, Pola 24-25 dicembre 1992, Che importa l’approdo, Omaggio ai profughi istriani e dalmati e Leggenda istriana”. L’esclusivo incontro, coronato da applausi del folto pubblico, era organizzato dal Comune di Tavagnacco, in collaborazione con il Centro Culturale Sette Torri per il Terzo Millennio e dall’ANVGD provinciale di Udine. Tra il pubblico si sono notati, oltre ad Adalgisa Di Bert, consigliere comunale a Tavagnacco, vari soci dell’ANVGD, come Rosalba Meneghini la cui mamma era di Rovigno, Franco Pischiutti con parenti di Fiume, Giuseppe Capoluongo con parenti istriani e Marina Bellina, oriunda di Fiume.

Testi e Networking a cura di Elio Varutti, Tulia Hannah Tiervo e Sebastiano Pio Zucchiatti. Lettori: Elisabetta Marioni, Bruno Bonetti, Bruna Zuccolin e Sergio Satti. Copertina: L’intervento di Ornella Comuzzo al Giorno del Ricordo 2025 di Tavagnacco. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e ANVGD di Arezzo.

Fotografie di Franco Pischiutti, di Elio Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia n. 29 a Udine – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin, che fa parte pure del Consiglio nazionale del sodalizio e, dal 2024, è Coordinatore dell’ANVGD in Friuli Venezia Giulia.  Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/

Poesie e racconti di Bruno Pecchiari, stralci
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