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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | Giorno del Ricordo 2019 in Parrocchia di S. Pio X a Udine con l’ANVGD
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Giorno del Ricordo 2019 in Parrocchia di S. Pio X a Udine con l’ANVGD

Dic 02 2020

Giorno del Ricordo 2019 in Parrocchia di S. Pio X a Udine con l’ANVGD

È stata la professoressa Elisabetta Marioni, vice presidente del Consiglio comunale di Udine, a portare il saluto ufficiale del sindaco Pietro Fontanini venerdì 8 febbraio 2019, alle ore 20,30 nella Parrocchia di S. Pio X, per il Giorno del Ricordo. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Udine, ha avuto la collaborazione di Germano Vidussi, presidente dell’Associazione Insieme con Noi e di Antonino Pascolo, capogruppo degli Alpini di Udine sud, che hanno organizzato un rinfresco al termine della serata.

Anche la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha dato il suo patrocinio a un evento voluto da don Paolo Scapin, parroco di S. Pio X dal 2015 al 2018. “Mi piacerebbe che diventasse un fatto tradizionale – aveva detto don Paolo – per tutta la parrocchia”. Allora il gruppo culturale che si occupa dell’organizzazione degli eventi si è dato molto da fare.

Nella serata del giorno 8 febbraio ha poi avuto la parola la professoressa Renata Capria D’Aronco, presidente del Club UNESCO di Udine, che ha elogiato gli organizzatori per l’interessante iniziativa, ricordando l’impegno del gruppo culturale di S. Pio X per ascoltare gli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia e i loro discendenti.

Bruna Zuccolin saluta i presenti, vicino a Elio Varutti, Tiziana Menotti e don Maurizio Michelutti, a sinistra

L’UNESCO all’Università di Udine per il Giorno del Ricordo

C’è da dire che nell’aula universitaria T1 del Palazzo Garzolini Di Toppo Wassermann di Via Gemona a Udine 92, alle ore 17, lo stesso 8 febbraio 2019 si è tenuto il Giorno del Ricordo organizzato dal Club UNESCO con l’ANVGD di Udine. Relatori erano Renata Capria D’Aronco, Bruna Zuccolin e Bruno Bonetti, oltre al poeta Giuseppe Capoluongo. È stato presentato il libro “Manlio Tamburlini e l’Albergo Nazionale di Udine” edito da L’Orto della Cultura e scritto da Bruno Bonetti.

Saluto del Parroco don Maurizio Michelutti per il Giorno del Ricordo 2019 in S. Pio X

Carissimi, la comunità parrocchiale di S. Pio X in Udine, con grande disponibilità accoglie la proposta di ospitare l’incontro in occasione del “Giorno del Ricordo 2019”.

Parlare di Ricordo riguardo ad un evento difficile e drammatico che ha toccato persone e luoghi non è un semplice “ricordare” qualcosa che è avvenuto nel passato ma, come esprime in modo più significativo e vivo il concetto biblico del “memoriale”, è ripresentare, rinnovare, rendere nuovo ed effettivamente presente nell’oggi quell’evento accaduto tanto tempo fa. Un pesachim ebraico della notte di Pasqua, parte del racconto che il padre di famiglia fa ai figli circa l’evento della liberazione dalla schiavitù d’Egitto, afferma che “in ogni generazione, ognuno deve considerare se stesso come se egli in persona fosse uscito, quella notte, dall’Egitto”.

Penso e mi auguro che questa giornata davvero speciale sia una giornata “memoriale”, l’opportunità di riflettere e soprattutto rivivere in prima persona quegli eventi del passato, per riprendere in mano la nostra umanità e renderla più umana, nuova e aperta ad orizzonti di pace che soli producono, nel cuore dell’uomo, quella speranza che desidera fortemente e giustamente che eventi così tristi e tragici non succedano mai più. Buon lavoro a tutti coloro che con passione e competenza ci offrono questo importante evento e un grazie di cuore a tutti coloro che, a qualsiasi livello, rendono possibile questo incontro-esperienza di profonda umanità.

La professoressa Elisabetta Marioni, vice presidente del Consiglio comunale di Udine, porta il saluto ufficiale del sindaco Pietro Fontanini

Gli altri relatori e il dibattito con gli esuli

Dopo le parole di don Maurizio Michelutti, parroco di S. Pio X, c’è stato l’intervento di  Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). “Vorrei dire che lo scopo principale della nostra associazione – ha detto la Zuccolin – è, principalmente, di diffondere il ricordo dell’esodo giuliano dalmata, sottolineando che per statuto siamo apartitici, inoltre la nostra associazione che, a livello nazionale, è sorta nel 1948 ha aiutato i profughi e oggi si occupa soprattutto di ricordare i tragici fatti che accaddero al confine con la Jugoslavia, perché non si può lasciare nell’oblio la sofferenza di così tante persone”.

La relazione del professor Elio Varutti, vice presidente ANVGD, è stata sul tema “Centomila esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia in transito dal Centro profughi di Via Pradamano”, presentando alcune interviste svolte di recente sull’uccisione di italiani nella foiba istriana da parte dei miliziani titini.

Al termine dell’incontro gli oltre 40 partecipanti hanno potuto ascoltare, con emozione, le toccanti testimonianze degli esuli Sergio Satti, Giorgio Gorlato e Bruno Bonetti. Satti ha ricordato le fasi della sua profuganza da Pola a Umago fino al Centro raccolta Profughi di Laives, in provincia di Bolzano. “A Campo profughi di Laives eravamo in tremila – ha detto Satti – e non è nemmeno conteggiato nella lista dei CRP predisposta dagli studiosi dell’esodo giuliano dalmata”.

Giorgio Gorlato, esule da Dignano d’Istria, ha ricordato le fasi concitate dell’arresto da parte titina “di mio padre notaio avvenuto alle dieci di sera ai primi maggio del 1945 a guerra finita con due camion che aspettavano in piazza per portare via gli italiani più influenti del paese. Non abbiamo saputo più niente di loro”.

Bruno Bonetti, segretario dell’ANVGD di Udine, con avi di Spalato, Lesina e Zara ha voluto mettere l’accento su un esodo ancor più sconosciuto. “È quello degli italiani di Dalmazia – ha detto Bonetti – negli anni Venti del Novecento, quando i croati facinorosi spaccavano le vetrine dei negozi italiani di Spalato, Traù e Sebenico, città dalmate finite nel Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, costringendo la minoranza italiana alla fuga verso Zara, enclave italiana, oppure verso la Puglia, o Ancona”.

Tra i vari presenti alla serata, si sono notati, tra gli altri, Gary Di Qual, coordinatore cittadino di Identità Civica e di don Pietro Giassi, vice parroco di S. Pio X.

Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Girolamo Jacobson e E. Varutti. Fotografie di Germano Vidussi e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 (in fase di trasloco) – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.

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