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Hans Rubinich da Marburgo alla ricerca degli avi di Moschiena esuli in Friuli

Apr 18 2023

Hans Rubinich da Marburgo alla ricerca degli avi di Moschiena esuli in Friuli

Cercava la tomba di suo padre Hans Rubinich, da Marburgo, o Marburg An Der Lahn, situata nella regione dell’Assia. L’ha trovata in un paese del Friuli a Palazzolo dello Stella, in provincia di Udine, a 5 metri sul livello del mare. Lì c’è la tomba di famiglia dei Rubinich, esuli da Moschiena, in Istria, che dal 1918 apparteneva al Regno d’Italia nella prima metà del Novecento. Oggi è Croazia. Hans Rubinich è un giornalista radiofonico dell’emittente tedesca ARD Südwestrundfunk.

Una lastra di marmo, vicino al piano di calpestio della cappella familiare, è dedicata a Emilio Rubinich (1899-1964), il padre di Hans, nella parte antica del piccolo cimitero di Palazzolo dello Stella. È stato molto commovente vedere Hans che si accovacciava accanto alla lapide del suo babbo Emilio per una foto ricordo, da rivedere in Germania. Questo straordinario pellegrinaggio si è concluso, il 12 aprile 2023, vicino alla Chiesa della Madonna del Suffragio, eretta dalla confraternita dei Battuti verso il 1300, ricca di affreschi medievali.

New York, 13 aprile 1948 – Stanley Rubin, nome d’arte di Stanko Rubinich, direttore della Scuola di ballo locale, qui con Mary Ann, con dedica familiare rivolta al fratello Gloriano: “Dragi Slovan…” (Caro Slovan… in dialetto croato). Slovan è il secondo nome di Gloriano. Collezione Antonietta Rubinich.

Palazzolo è un buon posto per il riposo eterno.  Lì vicino, a Piancada nel 1992, gli archeologi hanno scoperto vicino al fiume Stella la tomba di una bimba di quattro anni, sepolta con delle conchiglie, risalente a circa 5.000 anni fa. “I particolari onori riservati al corpo della bambina – ha scritto Francesca Rebbelato – hanno fatto ipotizzare che la piccola abbia rivestito un ruolo di rilevo nella comunità neolitica”.

Il Pellegrinaggio del Ricordo – Hans Rubinich ha iniziato il suo moderno pellegrinaggio martedì 11 aprile 2023, nella sala riunioni del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), in via Aquileia, 29. Hanno partecipato alla riunione la professoressa Antonietta Rubinich, figlia di Gloriano e cugina di Hans, Daria Gorlato, nella preziosa veste di interprete e il professor Elio Varutti, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine, che ha portato il saluto di Bruna Zuccolin, presidente del sodalizio.

Nonno Vincenzo Rubinich, detto Vinko Mate (Kraj 1867-1938), sindaco di Draga di Moschiena ai tempi del dominio d’Austria. Collezione Antonietta Rubinich.

Antonietta Rubinich ha mostrato molte fotografie dell’album di famiglia, incuriosendo i presenti. Più di tutti spicca la figura di Vincenzo Rubinich, detto Vinko Mate (Kraj 1867-1938), sindaco di Draga di Moschiena ai tempi del dominio d’Austria, egli “donò la scuola all’Imperatore”, come ha raccontato Antonietta. Il luogo di nascita forse è: “Craj”, la riva di Moschiena. Nonno Vincenzo, negli anni ‘20, emigra negli USA, passando dal Canada. Aveva una famiglia di undici figli, alcuni dei quali colpiti dalla morte infantile. La nonna era Antonia Anna Descovich, nata il 9 gennaio 1879, sempre a Kraj (forse il villaggio sull’Isola di Pasman, di fronte a Zaravecchia, in Dalmazia?) e morta nel 1927. Oppure è semplicemente “Craj”, la riva di Moschiena, in Istria. Tali informazioni sono state raccolte da Hans grazie alla cortesia degli operatori del Centro genealogico di Mattuglie (Croazia). Anche altri studiosi dell’ANVGD di Udine condividono l’ipotesi che “Kraj, o Craj sia: Riva di Moschiena, in Istria”.

“La nostra è una famiglia che si è sparpagliata per il mondo – ha detto Antonietta – alcuni miei zii lavoravano nelle navi da crociera per l’Australia, Stanley-Stanko muore a New York, dove gestiva una scuola di ballo, il nonno Vincenzo-Vinko emigra in Canada per passare da clandestino negli USA, mio padre Gloriano Slavan, detto Slengo, che a dodici anni fa il garzone in una pasticceria di Fiume, è esule in Italia, poi emigra in Argentina, portandosi appresso la famiglia rientrando infine in patria, lo zio Giuseppe si sposa nel 1942 ad Ancona, altri miei zii e cugini, infine sono rimasti a Moschiena, diventata Jugoslavia dal dopoguerra, per un po’ Mirko, uno di loro, ha lavorato a Lignano, in provincia di Udine”. Il giornalista Hans ha allora approfittato per effettuare delle interviste ai presenti, con le traduzioni di Daria Gorlato.

In serata c’è stato un altro ritrovo, presso la trattoria “Ai Frati”, tra i locali più tradizionali della città, cui hanno partecipato, oltre allo scrivente, Hans, Daria e Bruno Bonetti, vicepresidente dell’ANVGD di Udine. Nello stesso luogo Hans ha intervistato, in lingua inglese, il vicepresidente Bonetti sugli scopi e i fini dell’ANVGD, sorta a Udine sin dal 1946, con la presidenza dell’architetto Carlo Leopoldo Conighi, esule di Fiume. Si ricorda che dal Centro smistamento profughi di Udine transitarono oltre 100 mila persone in fuga dall’Istria, Fiume e Dalmazia, per essere destinate agli oltre 100 Campi profughi sparsi per l’Italia.

Udine, 11 aprile 2023 – Gazebo della trattoria “Ai Frati”, Hans Rubinich intervista Bruno Bonetti, vicino a Daria Gorlato. Fotografia di Elio Varutti.

L’esodo giuliano dalmata nella Bassa friulana – Sono passati tanti profughi italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia nei paesi della costa friulana. Nel 2018 il professor Stefano Perini ha riferito che secondo “alcuni dati sul Comune di Aiello del Friuli riguardo ai profughi giuliano dalmati nel 1945, c’erano 110 profughi italiani di Zara e molti altri dell’Istria più tardi, nel 1946”.

Ho scoperto che Renato Lupetich, esule di Fiume nel 1947, è stato maestro a Latisana (UD) e direttore didattico di Palazzolo dello Stella fino al 1960, quando è venuto a mancare. È stato il figlio, Giovanni Lupetich, a raccontarmi la vicenda familiare, nel 2016. Altri ricordi sono stati riferiti da Francesco Lupetich riguardano i numerosi complimenti ricevuti dai maestri della Bassa friulana, ormai pensionati, riguardo all’attività paterna in campo educativo. “So che mio zio Nereo Lupetti – ha aggiunto Giovanni Lupetich – aveva cambiato il cognome secondo le norme fasciste, ma mio padre invece non ha voluto, perciò io sono un Lupetich, poi c’era anche lo zio Pietro Lupetti e il signor Marco Cerlenco, che era insegnante, nato a Fontane d’Istria nel 1896 e morto a Latisana nel 1973”. In effetti Nereo Lupetti, nel 1959, risulta parte del Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD, occupandosi specificatamente del settore assistenza, mentre Marco Cerlenco appare in veste di fiduciario per Latisana e Lignano Sabbiadoro del Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD nel 1955. Il sodalizio dei profughi si occupava dell’assistenza, in accordo con la Prefettura, di oltre 200 esuli a Udine e di altri 300 nella provincia, per la maggior parte anziani (Varutti : 2017 : 173).

C’è un caso di omonimia negli Archivi di Arolsen (Germania), ossia un Centro internazionale di documentazione sulla persecuzione nazista. Esiste un Emilio Rubinich, nato a Moschiena, provincia di Fiume, il 17 maggio 1922, e detenuto dal 21 agosto 1944 alla Risiera di San Sabba, a Trieste, fino alla deportazione al Campo di concentramento di Buchenwald, in base alla sua  Häftlings-personal-karte (Carta personale del prigioniero). Ha lo stesso nome e cognome del papà di Hans, ma non è nemmeno parente; del resto a Moschiena ci sono tanti Rubinich, o Rubinić, anche oggi.

La dichiarazione di Bruna Zuccolin – “È con vero piacere che accogliamo tra di noi per la terza volta Hans Rubinich, giornalista radiofonico dell’emittente tedesca ARD Südwestrundfunk, proveniente da Marburgo. – ha dichiarato Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD e componente del Consiglio nazionale del medesimo sodalizio dal 2022 – Siamo particolarmente orgogliosi e contenti di avere contribuito alla scoperta della tomba del padre Emilio e di averlo accompagnato pertanto nel cimitero di Palazzolo dello Stella, tappa finale positiva della sua appassionata ricerca. Un grazie, anche, per avere dato spazio così alla nostra storia di esuli e alle ricerche del professore Elio Varutti nelle sue trasmissioni  radiofoniche. Lo attendiamo in futuro per altri momenti insieme!”.

Palazzolo dello Sella, 12 aprile 2023, Cimitero – Hans Rubinich e Elio Varutti presso la Cappella della famiglia Rubinich. Fotografia di Daria Gorlato.

Bibliografia e sitologia ragionate

– Le due radiotrasmissioni alla “Südwestrundfunk” di Stoccarda, a cura di Hans Rubinich, fanno parte della serie intitolata Die Suche nach dem Vater  (Alla ricerca del padre). La prima puntata è:

-“Radici istriane – Alla ricerca del padre (1/2)” si può ascoltare nel sito seguente: Hans Rubinich, Istrische Wurzeln – Die Suche nach dem Vater (1/2), 27 dicembre 2022.

La seconda puntata è: – Aspettando al cancello – Alla ricerca del padre (2/2)” si può sentire nel sito seguente: Hans Rubinich, Warten am Hoftor – Die Suche nach dem Vater (2/2), 28 dicembre 2022.

Gli articoli dei blog, a cura di Elio Varutti, che hanno trattato il “caso Rubinich”, con ricadute in altri siti web in Italia, in Germania e in altri paesi, sono i seguenti:

Dal Diario Rubinich di Moschiena, esodo in Argentina e ritorno in Italia, on line dal 16 ottobre 2017 su  eliovarutti.blogspot.com/

Hans Rubinich da Marburgo in cerca dello zio istriano di Moschiena, on line dal 4 agosto 2021 su  varutti.wordpress.com/

Ancora sulla ricerca genealogica di Hans Rubinich a Udine e Moschiena, in Istria, on line dal 23 ottobre 2021 su  blog-di-elio-varutti.webnode.it/

Nonna Antonia Descovich Rubinich (1879-1927). Collezione Antonietta Rubinich.

– Altri cenni bibliografici e dei siti web

– “Palazzolo dello Stella e Precenicco” in: Cristiana Baietta (coord. edit.), Udine e provincia. Luoghi d’arte, natura antichi usi e prodotti tipici. Guide d’Italia, Milano, Touring Club Italiano, 2009, p. 82.

Francesca Rebbelato, Bambina di Piancada (UD), on line dal 2020 ca. su www.preistoriainitalia.it/

Häftlings-personal-karte (Carta personale del prigioniero) di Emilio Rubinich, 1944, Archivio di Arolsen (Germania), nel web.

– “Posta senza francobollo. Sud America. Argentina” «Friuli nel mondo», XXI, n. 200, febbraio 1971, p. 12 [è citato Gloriano Rubinich, di Mar del Plata].

– E. Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960. Testimonianze di profughi giuliano dalmati a Udine e dintorni, Udine, Provincia di Udine / Provincie di Udin, 2017. Disponibile anche nel web dal 2018.

Fonti orali e digitali

Si ringraziano le persone che hanno concesso l’intervista il giorno 11 aprile 2023, a cura di Elio Varutti, con taccuino, penna e macchina fotografica, come di seguito indicato: – Antonietta Rubinich, Latisana (UD) 1948, vive a Udine, in passato a Buenos Aires e Mar del Plata (Argentina) e messaggio del 17 aprile 2023. – Hans Rubinich, Francoforte sul Meno (Germania) 1956, vive a Marburg An Der Lahn (Germania), e-mail del 12 aprile 2023. – Daria Gorlato, Dignano d’Istria 1942, esule a Udine, ha pure svolto la funzione di interprete (lingua tedesca-italiana) tra lo scrivente, Hans Rubinich e Antonietta Rubinich; messaggio del 17 aprile 2023. – Bruno Bonetti, Gorizia 1968, vicepresidente dell’ANVGD di Udine, con avi di Zara, Spalato e di Brazza ed e-mail del 16 aprile 2023.

Fiume / Rijeka, 1960 – Ritrovo dei Rubinich andadi (andati via) con i restadi (rimasti) e discendenti. Da sinistra: Gloriano, Neda, Mizzi, Bisenka, Antonietta, Vinka e suo marito Mirko. Collezione Antonietta Rubinich.

Altre interviste – Francesco Lupetich, Latisana 1959, vive a San Michele al Tagliamento (VE), int. telefonica del 15 dicembre 2021. – Giovanni Lupetich, Udine 1953, residente a Belluno; int. al telefono del 10-14 giugno e 7 agosto 2016, oltre ad un contatto faccia a faccia del 1° settembre 2016, verificatosi a Udine assieme a sua figlia Marianne Lupetich. – Stefano Perini, Trieste 1950, int. ad Aiello del Friuli (UD) del 10 febbraio 2018.

Collezione privata – Antonietta Rubinich, Udine, fotografie, cartoline, ms.

Ringraziamenti – Oltre agli operatori e alla direzione degli Archivi di Arolsen (Germania), del Centro genealogico di Mattuglie (Croazia), si è grati, per la collaborazione all’evento, a Stefano Ridolfo, presidente del Circolo delle ACLI di Udine. Per i riferimenti archivistici un ringraziamento vada a Paola Dispoto, di Bari che vive a Saarbrüken (Germania), con genitori di Fiume esuli dal 1949. Grazie a Claudio Ausilio (ANVGD Arezzo) e a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine.

Progetto e testi di: Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking di Girolamo Jacobson e E. Varutti. Lettori: Antonietta Rubinich, Daria Gorlato, Bruna Zuccolin, Bruno Bonetti, Sergio Satti (ANVGD di Udine) e i professori Daniela Conighi, Paola Quargnolo e Enrico Modotti. Copertina: Udine 11.4.2023, sala riunioni dell’ANVGD – Hans Rubinich intervista Daria Gorlato e Antonietta Rubinich. Fotografia di Elio Varutti. Fotografie di Elio Varutti e Daria Gorlato. Ricerche per il blog presso l’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/

Ancona, 22.11.1948 – Giuseppe Rubinich e famiglia; è fratello di Gloriano, Emilio, Marija, detta Mizzi e Vinka Ivana.  Collezione Antonietta Rubinich.
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