Sergio Endrigo in jazz, Concerto di Barbara Errico con l’ANVGD di Udine
La straordinaria cantante jazz Barbara Errico ha voluto condividere il suo Omaggio a Sergio Endrigo con gli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia e i loro discendenti a Udine. Così è salita sul palco per l’ultimo evento dell’anno organizzato dal Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD). La Errico ha riproposto i brani del suo CD “Sergio Endrigo in jazz”, uscito nel 2010 e premiato con l’Italian Jazz Award nel 2011.
L’eccezionale ed applaudito concerto si è svolto il 19 dicembre 2018, alle ore 20,30 presso la sala teatrale “Mons. Leandro Comelli”, della parrocchia di San Marco, in Viale Volontari della Libertà 61, nella zona di Chiavris, cui vanno i ringraziamenti dell’ANVGD per l’ospitalità.
Come ha scritto, il 20 dicembre 2018, in Facebook, Riccardo Bostiancich, fotografo di alta qualità con genitori di Fiume, è stata una “bella serata voluta fortissimamente dall’ANVGD con protagonista Barbara Errico, voce meravigliosa e da Renato Strukelj al pianoforte e Franco Feruglio al contrabasso, per ricordare un grande cantautore quale era Sergio Endrigo, nato a Pola nel 1933 e morto a Roma nel 2005…”.
Buio in sala
Nel buio della sala entrano sul palco i tre artisti. Ha avuto inizio così la serata culturale e musicale con Barbara Errico, cantante famosa a livello europeo e non solo, la cui voce è un insieme di colori jazz e blues.
Si sono ascoltate le suggestive canzoni come “1947”, “Adesso sì”, “Aria di neve”, “Lontano dagli occhi” e “Perché”, composte dal grande Endrigo, talvolta in collaborazione con Bacalov e Bardotti. Appena eseguito magistralmente il primo pezzo dalla emozionante jazz vocalist, è uscita sul palco Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, con parenti di Pirano. Nel silenzio totale della sala ha letto, in ottimo dialetto, “Gente istriana” di Ester Sardoz Barlessi, nata a Pola nel 1936 e morta nel 2017. Ecco il testo dell’apprezzata poetessa e narratrice istriana.
Mi go i oci velai / e un gropo dentro / ogni volta che penso / a la mia gente / de sempre sparpaiada per el mondo / per un giogo del destin, / la mia gente inocente, / col cuor de fioi, le mani sempre in moto, / che per storie de politica / de amor o de miseria / ga dovudo far fagoto.
Mi go un dolor de dentro, / che nol passa, / co se se incontra / cussì, per caso, / in spiagia o visin la Serpentina / e se se domanda in tono disperado / coss’ che xe de la Giovanina, / de Carlo o de Gigi / e po ti senti che la Giovana / riposa in un altro cimitero, / la ga strussià tuta la vita, / e la voleva propio vegnir, / ‘desso che la podeva, povera fia, / ma po’ la ga stroncada / una bruta malatia, / e Carlo, in Australia / el xe andà a finir / e Gigi, chissà perché, / no el ga mai volù vegnir.
Dio, che tristessa / in te la contentessa / de quel rivederse solo per le ferie, / e quante storie dolorose drio, / de poveri cristi tormentadi! / Per orgolio, per la lingua o per ideal / chi se ga trovà de qua / e chi de là de la baricada, / ma tuti ga ale spale / una famiglia sbregada.
E che pianti! / La mama voleva andar via / ma voleva restar el marì / de la fia, / un fradel se sentiva talian, / un altro druso / e i se tegniva el muso, / Tizio gaveva l’amante che partiva, / cussì via anche lui, / perché se no el moriva.
E ‘sti pici grandi drami / ga portà dolor e afani / che ancora se strassina in te i ani / e co se trovemo tuti insieme / se magnemo coi oci, / perché savemo, / che sia noi che semo restai / che quei che ga fato le valise, / se portemo dentro le stesse radise.
A quel punto Elio Varutti, vice presidente del sodalizio, con parenti di Pola e di Fiume, ha presentato la serata e gli artisti, ricordando che l’associazionismo giuliano dalmata ha iniziato ad operare a Udine sin dal 1946, per dare aiuto e sostegno ai profughi, sotto la dicitura di Comitato Alta Italia per la Venezia Giulia e Zara.
Poi c’è stata tanta musica, arrangiata in jazz da far restare a bocca aperta alcuni spettatori, soprattutto coloro che poco conoscevano il repertorio di Barbara Errico, che si occupa pure di didattica musicale. La Scuola di Musica di Passons di Pasian di Prato (UD), infatti nel 2018, ha varato, in corrispondenza dell’avvio dei corsi 2018-2019, un’iniziativa innovativa. Proprio la nota cantante jazz Barbara Errico ha aperto un corso dal titolo “Cantare Interpretare Emozionare”, laboratorio vocale imperniato sul metodo “Art Voice & Mental Coaching”.
Si sono ascoltati i brani stupendi come “Chi sei”, “Dimmi la verità” e “Canzone per te”, che rese noto Endrigo al grande pubblico del Festival di San Remo. La Errico ha proseguito con la sua splendida voce nelle interpretazioni di “La rosa Bianca”, con testo anche in lingua spagnola e “Poema degli occhi”, scritta da Vinicio de Moraes ed altri. Gli assoli di pianoforte di Strukelj hanno affascinato il pubblico, come pure quelli pizzicati o con archetto di Franco Feruglio al contrabbasso. La regina della serata tuttavia è stata Barbara Errico, che con le canzoni a “Questo amore per sempre” ha stregato il folto pubblico della sala Comelli, con applausi a scena aperta e varie grida di “Brava!”.
In seguito c’è stata un’altra fine lettrice. Col geniale sottofondo di pianoforte di Renato Strukelj, Daniela Conighi, con avi di Fiume, di Pola e di Veglia, ha interpretato la poesia “L’identità” di Boris Del Mar, nato a Fiume nel 1934 e morto a Vancouver nel 2016. Si propone qui di seguito il testo di Boris Del Mar.
Ma noi… Che cosa siamo papà? / Non son sicuro… per verità, / credevo di essere Italiano… / invece mi sento più fiumano.
Questa domanda semplice e diretta / merita una risposta chiara, schietta / Vorrei così tanto poterlo dire di cuore / che alla mia patria aspiravo con amore.
Ma non posso dire di essere fiero / quando i miei mi trattan da straniero / Ed infatti non è cosa da ignorare / che siamo in tanti così a pensare.
Noi le nostre terre le teniamo care / L’Istria, Pola, Zara, cinte dal mare / Fiume, Lussino, Cherso, nel Carnaro / Tra i ricordi belli c’è anche quello amaro.
Fuor di noi comunque, non è quasi nessuno / che si ricorda, che con l’Italia eravamo uno / lasciammo patria e terra con dolore / ed oggi nel mondo, ci siamo fatti onore.
Ma quello che ci ferisce vivamente / E che gli italiani di noi non sanno niente / e quando sentono dove siamo nati / automaticamente ci credono croati.
Un tempo eravamo parte della gloria / ora siam quasi persi nella storia / È la verità che scrivon queste mani.. / purtroppo siamo noi gli ultimi mohicani!
È per questo figlio mio che non rispondo / come te, non capisco veramente questo mondo! / lascia però che ti racconto la storia dei fiumani / Zaratini, istriani, lussignani… / per un tempo eravamo italiani…
Come vedi.. la storia è dura e lunga molto.. / e ti rendi conto di quello che ci han tolto / la grande odissea di tutti noi giuliani / cominciò subito! nei campi profughi italiani.
E tu figlio mio sei tanto più fortunato / perché non ci sono confusioni dove sei nato, / sei canadese, americano, italiano, australiano… / Ma se ti chiedono… diglielo che tuo papà era fiumano, / Zaratino, istriano, chersino, lussignano…
Nel finale del riuscitissimo concerto Barbara Errico ha intonato “Io che amo solo te” tra lo stupore del pubblico ed è stato concesso anche un bis con “Perché” eseguita in modo superlativo.
Si ricorda, infine, che Sergio Endrigo non è solo uno dei maggiori cantautori italiani di tutti i tempi, egli è stato anche uno degli esuli istriani che ha abbandonato le sue terre d’origine in seguito alla annessione di Istria, Fiume e Dalmazia alla Jugoslavia di Tito.
La dirigenza dell’ANVGD di Udine intende ringraziare gli artisti Barbara Errico, Renato Strukelj e Franco Feruglio e i loro collaboratori, per la raffinata e indimenticabile esecuzione al concerto Sergio Endrigo in jazz – Omaggio a Sergio Endrigo, del 19 dicembre 2018. Essi hanno saputo trasformare una ovattata serata dicembrina in un’occasione di struggente ricordo e omaggio agli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia. Tra il pubblico si sono notati Adina Ruffini della Società Filologica Friulana, Laura Stringari, operatrice culturale, alcuni aderenti dei Lions Club del Friuli, operatori turistici, oltre a vari soci e membri del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine.
Chi è Barbara Errico
Barbara Errico, affermata cantante jazz e insegnante di canto, tra i suoi allievi annovera anche la celebre Elisa. La Errico inizia la sua carriera nel 1988, quando riceve il Premio Friuli ’88. Lei è una Mental Coach certificata e riconosciuta dall’Associazione Italiana Coach professionisti (AICP), è fisioterapista specializzata nella postura e nella respirazione specifica del cantante. Vanta il Certificate of Figure Proficiency (CFP) “Estill Voicecraft International”, III Livello in Psicofonia ed è Operatore in Biomusica International – Musicoterapia evolutiva.
Nel 1999 fu votata come “Miglior nuovo talento” dalla rivista nazionale “Musica Jazz” e ricevette il Premio speciale “Moret d’Aur Fvg”. Nel 2010 rientrò tra le dieci migliori cantanti Jazz italiane selezionate dalla rivista nazionale “Jazz It” nella rassegna “Jazz It Awards 2010”. Nel 2011 ottenne la Nomination all’“Italian jazz Awards 2011” (Oscar della musica italiana). Nominata nel Premio Tenco 2014, per il CD “Sentimentale dedicato a Lelio Luttazzi”, l’anno successivo ha conquistato il riconoscimento “Segno Donna 2015”. Ha collaborato e collabora con i migliori musicisti jazz a livello nazionale. Ha inciso numerosi CD jazz e partecipato a vari festival e concerti, sia in Italia che in Europa. Ha collaborato, fra gli altri, con il celebre Robert Miles.
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Rassegna stampa
Dalla testata settimanale de «Il Friuli» del 14 dicembre 2018.
Anche sulla testata medesima nel web on-line dal 15 dicembre 2018: Andrea Ioime, “Omaggio jazz a Sergio Endrigo”.
“Sergio Endrigo in Jazz: concerto di Barbara Errico”, on-line dal 17 dicembre 2018 su friulionline.com
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e Elio Varutti. Fotografie di Riccardo Bostiancich, Bruno Bonetti, Daniela Conighi e Elio Varutti, che si ringraziano per la concessione alla diffusione in questo blog. Altre immagini dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.
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