
Ricordato in Spagna il tenente di vascello Licio Visintini di Parenzo in presenza dell’ANVGD
I marinai Licio Visintini, Giovanni Magro e Salvatore Leone morirono la mattina dell’8 dicembre 1942 mentre tentavano un’audace incursione nelle acque della Baia di Gibilterra. A Giovanni Magro è stata dedicata una lapide a Rovigo e a Salvatore Leone una piazza a Taormina, le loro città natali. Ma Licio Visintini, che nacque a Parenzo, dopo la guerra entrata a far parte della Jugoslavia, quasi nessuno lo ricorda.
I parenti di Visintini erano alla ricerca di un luogo per onorare la sua memoria e hanno pensato di rivolgersi alla città spagnola confinante con Gibilterra, La Línea de la Concepción, dove i tre combattenti condivisero gli ultimi giorni della loro vita.
Si sono così tenuti, nell’anniversario della loro scomparsa, quattro giorni di celebrazioni, da venerdì 6 a lunedì 9 dicembre 2024. L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, ha rappresentato la comunità di provenienza di Visintini, tenente di vascello, decorato di due medaglie d’argento e una medaglia d’oro al valor militare. Infatti, grazie all’apprezzato lavoro del gruppo storico scientifico del Comitato di Udine, presieduto dal professore Elio Varutti, che dà spazio con numerose pubblicazioni alle vicende degli istriani, la città di La Linea ha invitato alla commemorazione il vicepresidente del sodalizio Bruno Bonetti.


L’iniziativa è nata dalla volontà della famiglia di Visintini, che, tramite Pietro Luigi Crasti-Visintini, nipote del caduto, si è messa in contatto con lo storico e scrittore linense Alfonso Escuadra, autore del volume Sufficit animus, in lingua spagnola, dedicato alle missioni della Decima Flottiglia MAS contro gli inglesi nella baia di Gibilterra.
Alla presentazione del libro di Escuadra a Madrid, tra l’altro, aveva partecipato lo scrittore di fama mondiale Arturo Pérez Reverte, autore de L’italiano, romanzo dedicato appunto agli incursori italiani nella baia di Gibilterra.
I tre marinai, nel fiore della loro vita, facevano parte della “X MAS”, un’unità della Marina che operò la guerra subacquea contro gli inglesi in varie parti del Mediterraneo. L’incursione avvenne a bordo di tre Siluri a lenta corsa (SLC). Tali veicoli di propulsione per le immersioni, soprannominati “maiali”, erano uno straordinario mezzo di assalto subacqueo, inventato dalla medaglia d’oro Teseo Tesei, scomparso a Malta nel 1941. I maiali erano una via di mezzo tra un siluro e un sottomarino in miniatura, con cui i nostri marinai si avvicinavano alle navi da guerra in immersione e attaccavano una carica esplosiva sotto il loro scafo.
L’8 dicembre 1942, dopo aver già riportato numerosi e sbalorditivi successi, Licio Visintini aveva a disposizione cinque uomini per sabotare tre navi da guerra della Royal Navy. I marinai Girolamo Manisco e Dino Varini avrebbero attaccato la portaerei HMS Formidable, Vittorio Cella e Salvatore Leone si lanciarono contro la HMS Furious, mentre Visintini doveva colpire la corazzata HMS Nelson, in compagnia di Giovanni Magro.

Visintini, Magro e Leone morirono colpiti da bombe di profondità lanciate dalle motovedette inglesi. I corpi dei primi due furono trovati alcuni giorni dopo, mentre i resti di Leone non furono mai rinvenuti. Il comandante Crabb e il tenente Bailey della Royal Navy resero gli onori ai nostri marinai, di cui avevano apprezzato il coraggio, la bravura e la lealtà, consegnando i loro resti al mare avvolti nelle bandiere italiane dopo una breve cerimonia religiosa. Varini e Manisco furono arrestati, mentre Cella fu l’unico che riuscì a fuggire.
Domenica 8 dicembre 2024, giorno della festa patronale della città, l’Immacolata Concezione, è anche l’anniversario del sacrificio dei tre marinai italiani: il cerimoniale prevedeva l’apposizione di una targa di bronzo in memoria dei tre caduti presso il semplice monumento che si trova accanto al porto turistico, dedicato “Ai subacquei che hanno lasciato la loro vita in mare”.
Il Comune aveva invitato tra gli altri una rappresentanza delle tre famiglie, il senatore Roberto Menia, Vicepresidente della Commissione Difesa ed Esteri, il Capitano di Vascello Massimiliano Siragusa, Addetto alla Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Madrid, il Console onorario d’Italia a Siviglia, Carlos Ruiz Berdejo y Sigurtá Muchetti, il Contrammiraglio (R) Francesco Chionna, già Comandante del Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare 2014-2016, il Capitano di Vascello Luigi Romagnoli, Comandante del Gruppo Operativi Incursori della Marina Militare e il Luogotenente cavalier Gaetano Zirpoli, Presidente dell’Associazione Nazionale Arditi ed Incursori della Marina.


Tuttavia gli esponenti locali delle sinistre hanno criticato l’iniziativa, giudicandola un tributo a un’epoca oscura di oppressione e violenza. Pertanto, con grande sorpresa, il Comune di La Linea, la notte tra giovedì 5 e venerdì 6 dicembre, ha comunicato di dissociarsi dalla manifestazione già patrocinata. A seguito di questo atto, i parenti di Magro e Visintini hanno rifiutato di raggiungere la città spagnola, dove si sono presentate solamente le nipoti di Salvatore Leone.
Gli organizzatori, con a capo il professor Escuadra, hanno ricordato che la manifestazione non intendeva celebrare la guerra del fascismo, ma l’abilità, il valore e la lealtà dei militari caduti, a cui non spettava certo di decidere l’entrata in guerra. Allo stesso modo ricordiamo per esempio gli Alpini caduti in Russia per il loro sacrificio, non certo per esaltare l’aggressione al Paese straniero.
Inoltre, la Marina militare e in seno a questa l’unità a cui appartenevano gli incursori si era per buona parte schierata dopo l’8 settembre con la Resistenza, combattendo le forze di occupazione tedesche tra il 1943 e il 1945. Anche i tre sopravvissuti all’azione furono protagonisti di importanti missioni in collaborazione con la Marina britannica e americana, contribuendo così alla vittoria alleata nella seconda guerra mondiale.

Ciò spiega il fatto che agli eventi in programma hanno confermato la loro presenza le Autorità italiane. Il comitato organizzatore, poiché il protocollo ufficiale, che avrebbe previsto anche la partecipazione di alte autorità civili e militari spagnole, è saltato, ha deciso di celebrare comunque due semplici tributi alle vittime.
Il primo è avvenuto domenica 8 dicembre, quando a La Linea sono state deposte corone di alloro nella baia; mentre lunedì 9 dicembre, a Gibilterra, i militari italiani hanno lanciato tre rose nelle acque del porto.

Nei giorni precedenti, le Autorità, nel loro viaggio attraverso la regione, hanno avuto l’opportunità di visitare i luoghi legati alla vicenda. In particolare, lo stretto presso Tarifa, dove si avvista l’Africa, la villa di Giulio Pistono, ufficiale della Marina italiana sotto mentite spoglie, in località Pelayo, nella cui piccola piscina gli incursori provavano le loro mute, il molo del porto di Algeciras dove era ormeggiata la nave mercantile Olterra, trasformata segretamente in base di partenza dei “maiali”, villa Carmela a San Roque, affittata da Antonio Ramognino, un altro agente in incognito, dove si nascondevano i marinai per raggiungere a nuoto con le cariche esplosive Gibilterra, distante 5 chilometri. A villa Carmela tra l’altro operava anche il lussignano Agostino Straulino, medaglia d’argento al V.M. (che rifiutò di collaborare con i tedeschi i quali lo rinchiusero in un campo di prigionia). Nel dopoguerra Straulino fu medaglia d’oro di vela alle Olimpiadi del 1952 e d’argento nel 1956, oltre che comandante della nave scuola Amerigo Vespucci. Infine, presso La Linea, è stato possibile vedere il lido di dove si era precedentemente spiaggiato con un “maiale” Teseo Tesei.
Bruno Bonetti, portando i saluti della Presidente del Comitato di Udine dell’ANVGD Bruna Zuccolin, ha ricordato i tanti episodi di eroismo che hanno visto protagonisti militari istriani, fiumani e dalmati, purtroppo spesso dimenticati.

BIBLIOGRAFIA:
– Bianchi, Gianni, Licio Visintini.La storia basata su documenti della moglie signora Maria Montella, Massa, Sarasota, 2022.
– Escuadra, Alfonso, Sufficit animus, Oxford (United Kingdom), Rebellion publishing, 2023 [in lingua spagnola].
SITOGRAFIA:
– Associazione Nazionale Arditi Incursori Marina, Gibilterra, la Decima assalta la Rocca.
– Rodríguez, Alberto, “La Línea commemora questa domenica tre marinai italiani morti nella Seconda Guerra Mondiale: Licio Visintini, Giovanni Magro e Salvatore Leone”, on line dal 04 dicembre 2024 su europasur.es

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Progetto di Bruna Zuccolin. Testi e ricerche di Bruno Bonetti. Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo e Elio Varutti. Lettori: Bruna Zuccolin e Bruno Bonetti. Copertina: Commemorazione dei tre marinai morti nel 1942, al centro: Licio Visintini. Fotografie di Bruno Bonetti, dell’architetto Pietro Arrigo, rappresentante del Comune di Taormina (ME) e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia n. 29 a Udine – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin, che fa parte pure del Consiglio nazionale del sodalizio e, da luglio 2024, è Coordinatore dell’ANVGD in Friuli Venezia Giulia. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Sito web: https://anvgdud.it/





