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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | Presentato a Udine il libro su Pedena, paese istriano, di Rumici
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Presentato a Udine il libro su Pedena, paese istriano, di Rumici

Ott 15 2020

Presentato a Udine il libro su Pedena, paese istriano, di Rumici

È stato Romano Vecchiet, direttore della Biblioteca Civica di Udine “V. Joppi” a introdurre i lavori di presentazione del libro “Pedena. Un borgo istriano tra guerra e dopoguerra” di Guido Rumici. Si pronuncia: Pèdena, in croato Pićan. È nell’Istria orientale.  L’importante e affollato evento culturale rientrava nelle attività del Comune di Udine per il Giorno del Ricordo 2020, predisposte con la collaborazione del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD). L’incontro si è tenuto in una gremita Sala Corgnali, di Riva Bartolini, il 19 febbraio 2020.

Fabrizio Cigolot, assessore alla Cultura del Comune di Udine, ha inaugurato la serata. “È importante che si parli del Giorno del Ricordo – ha detto – soprattutto ai giovani, come è stato fatto all’Istituto Stringher, il giorno 11 febbraio, perché i ragazzi dimostrano interesse e grande attenzione per questi fatti di storia oscurata fino a poco tempo fa per ragioni politiche e ideologiche”. Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD, ha voluto ringraziare il Comune di Udine per la grande collaborazione ricevuta in occasione del Giorno del Ricordo, fino all’organizzazione dello spettacolo di Simone Cristicchi intitolato “Esodo”, in previsione all’Auditorium “A. Zanon” di Udine per il 15 marzo 2020.

La presentazione vera e propria del volume è stata curata dal dottor Bruno Bonetti, segretario dell’ANVGD di Udine, nonché bibliotecario di Tarcento. “L’Autore di questo bel libro – ha detto Bonetti – è un riconosciuto storico che ha prodotto diversi libri sul tema dell’esodo giuliano dalmata e dell’eliminazione degli italiani nelle foibe”. Bonetti si è soffermato sull’originalità dell’opera di Rumici, che ha operato con un diario parrocchiale e con varie testimonianze, per “farci capire cosa succedeva all’interno dell’Istria, in una comunità tra Pisino e Albona, che fu una sede vescovile decaduta”. In una realtà dove c’è scarsa bibliografia con queste pagine, secondo Bonetti “Pedena torna ai protagonisti della storia, perché Rumici fa parlare le persone”.

Poi Bonetti ha rivolto alcune domande a Rumici, alle quali c’è stata una esaustiva risposta. Si è saputo così, che nel Seicento a Pedena andavano a lavorare diversi friulani; forse erano mercanti ambulanti o cramàrs della Carnia, ben documentati in tutta l’Istria. Si è molto parlato dell’eccidio dei 24 carabinieri di Pedena avvenuto nel 1944. “In un paese che nel censimento del 1936 – ha concluso Rumici – contava con le razioni agricole 2749 abitanti, a maggioranza italiana, tutti fuggiti dalla violenza titina e circa 2.000 uccisi durante la guerra, oggi ci sono 1.820 residenti croati, tra i quali 4 di minoranza italiana”. Più volte è stato rimarcato che il volume è imperniato ai rapporti di pace e di convivenza, senza odio né rancore, spiegando che Pedena “è il primo luogo in Croazia che dedica per volontà degli autoctoni un monumento alle Vittime delle Foibe”.

Marco Rensi, in prima fila col pubblico intervenuto in Sala Corgnali a Udine

Tra il pubblico è intervenuto, con un bel po’ di emozione, il dottor Marco Rensi, socio ANVGD. “Oltre che parente di monsignor Rensi – ha detto – vorrei ricordare la triste vicenda di mio nonno Aldo Rensi, che fu infoibato dai titini il 15 maggio 1944”.

All’incontro si sono notate varie persone dell’esodo giuliano dalmata stanziatesi in Friuli, come Daria Gorlato, di Dignano d’Istria, Eda Flego, nata a Pinguente, gli istriani Gabriele Damiani e Paolo Petrusati, del Consiglio di circoscrizione Centro. C’erano Sergio Satti, di Pola e Rosalba Meneghini, con mamma da Rovigno, ambedue membri del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Poi c’era il professor Elio Varutti, vicepresidente ANVGD di Udine, con parenti di Fiume e Pola. In sala si sono inoltre visti alcuni esponenti della cultura come Mario Turello e Gianni Nazzi, oltre a vari soci dell’Associazione Toscani in Friuli Venezia Giulia.

Recensione al libro di Rumici su Pedena

Interessante e originale volume di ricerca storica, archivistica e di testimonianze. Mancava un testo sulla storia del paese intorno alla metà del Novecento. È diviso in due parti. Nella prima parte trovano spazio molte pagine del diario di monsignor Pietro Rensi, parroco del paese, scacciato in malo modo dai miliziani di Tito. Scritto alla fine degli anni Cinquanta, descrive le vicende del borgo istriano nel periodo compreso tra il 1943 e il 1948. Nella stesura originaria mons. Rensi aveva intitolato il suo memoriale significativamente: “Cinque anni sotto i comunisti titini”. Si capisce che fu un prete molto amato dai suoi parrocchiani. Intervenne per difendere chi stava per essere impiccato dai nazisti, come pure aiutò chi doveva essere eliminato dai titini.

Dopo un apparato fotografico di almeno 25 immagini a colori dell’Autore e di altri fotografi, che documentano le case degli italiani abbandonate e diroccate in questi ultimi decenni, nella parte seconda si trovano sette fondamentali testimonianze sulle vicende del paese sconvolto dai partigiani di Tito, dai nazisti occupanti l’Istria e dai rispettivi arruolamenti a forza e violenti rastrellamenti operati sulla popolazione. Nella breve Appendice documentaria, oltre alla lista dei 24 Carabinieri deceduti in servizio a Pedena e Gallignana, dopo la battaglia del giorno 11 giugno 1944 contro milizie titine, si trovano le riproduzioni di alcuni manoscritti sulla scomparsa del maresciallo Mereu Francesco, fatto fuori dall’odio titino.

Il volume qui presentato

Guido Rumici, Pedena. Un borgo istriano tra guerra e dopoguerra, Associazione delle Comunità Istriane, Trieste, 2019, pp. 128 con foto a colori e b/n.

Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Copertina: Fabrizio Cigolot apre l’incontro, vicino a Guido Rumici e a Bruno Bonetti, con gli occhiali. Fotografie di Elio Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.

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