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Museo del Risorgimento, visita con l’ANVGD su Irredentisti giuliani nella Grande guerra a Udine

Gen 14 2025

Museo del Risorgimento, visita con l’ANVGD su Irredentisti giuliani nella Grande guerra a Udine

Grande interesse al Museo del Risorgimento di Udine per la visita guidata dal titolo “Irredentisti di Fiume, Gorizia, Pola e Trieste volontari nella Grande guerra a Udine” a cura del professore Elio Varutti, del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. L’incontro, introdotto dal dottor Fabio Franz, conservatore del Museo stesso, si è tenuto alle ore 10.30 di sabato 11 gennaio 2025 con partenza dall’atrio del Castello.

È stato il dottor Bruno Bonetti, vice presidente dell’ANVGD di Udine, a portare il saluto di Bruna Zuccolin, presidente del sodalizio medesimo, impegnata altrove. “Questa importate iniziativa – ha detto Bonetti – si accompagna alla recente conferenza intitolata ‘I pittori dell’area veneto-friulana che hanno fatto il Risorgimento italiano’, svoltasi lo scorso 8 gennaio presso la Libreria Tarantola di Udine, con relatore Gilberto Ganzer, storico dell’Arte e già Direttore dei Civici Musei Pordenonesi, per l’organizzazione dell’Associazione Mazziniana”.

Ha avuto la parola poi Varutti, che ha spiegato come “il Risorgimento a Udine si manifestò sin dalla sosta in città, il 28 marzo 1822, presso la locanda del Leon Bianco di vari gendarmi con i patrioti in catene Silvio Pellico e Pietro Maroncelli, destinati allo Spielberg, in Moravia. Essi furono confortati da altri patrioti friulani travestiti da camerieri, come ha scritto il Pellico ne ‘Le mie Prigioni’ (Pellico 1914 : 131, 198). Forse essi erano Antonio Andreuzzi, di Navarons, vicino a Pordenone e Bernardino Desia, medico e carbonaro di Martignacco, presso Udine”.

Poi è stato fatto un cenno ai moti del 1848, alle guerre d’Indipendenza, alla spedizione dei Mille, fino alla Grande guerra. Così sono stati menzionati i triestini volontari Giani e Carlo Stuparich, in compagnia di un loro amico, Scipio Slataper. Poi il veneziano Romeo Battistig, che nel 1914 organizzò nella locanda San Marco, di Udine, lo sconfinamento e l’assistenza dei Volontari Giuliani, ovvero gli Italiani residenti nell’Impero Austro-Ungarico che, non intendendo combattere sotto vessillo asburgico, si trasferirono clandestinamente in Italia per arruolarsi nel Regio Esercito.

È stato ricordato il volontario irredento Nicolò Luxardo, che si fece chiamare De Franchi, per non inguaiare i familiari a Zara. Fu decorato di ben due medaglie d’argento. Nel 1944 venne fucilato dai titini, che avevano invaso Zara, exclave italiana in Dalmazia.

Elio Varutti e Bruno Bonetti il giorno 11.1.2025 al Museo del Risorgimento per la visita guidata su : “Irredentisti di Fiume, Gorizia, Pola e Trieste volontari nella Grande guerra a Udine”

Si legge sulla stampa friulana che “il soldato volontario negli alpini Giorgio Conighi, nato a Fiume (Ungheria) ha ricevuto un encomio solenne” («Giornale di Udine» del 14 novembre 1915). Poi dovette adottare uno pseudonimo di guerra: Giorgio Dilenardo. Nel 1918 ricevette la medaglia di bronzo e la croce di guerra. Suo fratello Cesare Augusto Conighi (Fiume 1895-Roma 1957) fu ufficiale dell’Esercito Italiano dal 1915. Adottò lo pseudonimo di “Cesare Nelli”. La gendarmeria austro-ungarica si mobilitò: «nell’ira furibonda che il giovane Cesare Conighi avesse potuto osare l’inosabile – come ha scritto E.R.P. – lo condannarono a morte in contumacia». La Commissione austro-ungarica che condannò a morte Cesare Battisti, ordinò che egli (Cesare Conighi) fosse “impiccato in effigie vicino al grande martire del Castello del Buon Consiglio di Trento”.  Il boia giunto da Vienna eseguì la sentenza il 12 luglio 1916.    

Tra gli ultimi martiri irredentisti giuliano-dalmati menzionati nella visita c’erano Ferruccio Fabbrovich, di Cormons (GO), ma con babbo di Zara e mamma di Ragusa, Nazario Sauro di Capodistria e Fabio Filzi di Pisino.

Ha portato il suo contributo culturale pure Carlo Porcella, della sezione friulana “Luciano Bolis” dell’Associazione Mazziniana Italiana, riguardo ad Antonio Andreuzzi e a Leonardo Andervolti, che ebbero un ruolo importante nella difesa di Osoppo e Venezia contro gli austriaci nel 1848.  Erano presenti tra il pubblico alcuni soci dell’ANVGD di Udine, come Livio Sessa, oriundo istriano, le professoresse Daniela Conighi e Marina Bellina, di avi fiumani.

Cenni bibliografici

– E.R.P. (Elia Rossi Passavanti), “T. Colonnello Cesare Conighi”, «Notiziario della Cavalleria italiana,  Associazione Nazionale», III, n. 12, Roma, dicembre 1957, pag. 4. 

– Silvio Pellico, Le mie prigioni, Milano, Bietti, 1914.

Testi Sebastiano Pio Zucchiatti e di Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo e E. Varutti. Lettori: Elisabetta Marioni, Bruna Zuccolin, Bruno Bonetti e Marco Birin. Copertina: Varutti e Bonetti al Museo Risorgimento Udine, 11.1.2025, visita guidata con l’ANVGD. Ricerche di E. Varutti.

Fotografie di Daniela Conighi e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia n. 29 a Udine – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin, che fa parte pure del Consiglio nazionale del sodalizio e, da luglio 2024, è Coordinatore dell’ANVGD in Friuli Venezia Giulia. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine.   Sito web: https://anvgdud.it/

Andrea Flaibani (1846-1897) – Monumento ai Caduti dell patrie battaglie, in gesso, atrio del Castello di Udine
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