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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | L’ANVGD all’Istituto Bearzi di Udine per il Giorno del Ricordo 2022. Orazione di Tonino su Cattunar
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L’ANVGD all’Istituto Bearzi di Udine per il Giorno del Ricordo 2022. Orazione di Tonino su Cattunar

Feb 21 2022

L’ANVGD all’Istituto Bearzi di Udine per il Giorno del Ricordo 2022. Orazione di Tonino su Cattunar

All’Istituto “Bearzi” dei salesiani di via Don Bosco a Udine si è tenuta una conferenza a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine. La scuola superiore e centro di formazione si trova nella zona di Paderno, frazione di Udine a poche centinaia di metri da dove c’erano le baracche del Villaggio metallico.

Su richiesta del direttore della scuola del Bearzi, lo scrittore Mauro Tonino e Giorgio Gorlato, esule da Dignano d’Istria, ambedue soci dell’ANVGD, il giorno 16 febbraio 2022, hanno presentato agli studenti e agli insegnanti accompagnatori in aula magna i temi dell’esodo giuliano dalmata e della tragedia delle foibe. La platea ha seguito con estremo interesse la conversazione storica accompagnata da alcune diapositive.

Udine, Istituto Bearzi nel Giorno del Ricordo, 16 febbraio 2022. Fotografia di Giorgio Gorlato

Prima dell’incontro Mauro Tonino ha portato il saluto di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine. Giorgio Gorlato ha iniziato così la sua testimonianza: “Erano le dieci di sera a guerra finita. I titini armati arrivano con due camion in piazza a Dignano d’Istria il 3 maggio 1945. Arrestano e portano via con la violenza mio papà, che era notaio, poi il farmacista e altri italiani. Mia zia, povera, che tenta di fermare i sequestratori, si prende un colpo col calcio del fucile e la lasciano a terra esangue. I titini caricano sui camion i prigionieri e non li abbiamo più visti. Ecco cos’è la pulizia etnica di Tito avvenuta tra il 3 e il 4 maggio 1945 a Dignano. In paese, che contava oltre 10 mila abitanti per la maggioranza italiani, dopo l’esodo, ne restano sì e no due mila”.

Nazario Cattunar gettato nella foiba di Vines – Mauro Tonino, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine, sin dal 13 febbraio 2022 ha detto e scritto nei social media: “Nonostante il piacere di incontrare belle e interessate persone, il 12 febbraio scorso per me è stato un giorno particolare e triste, perché ho perso un amico, è salito in cielo l’esule Marino Cattunar di Villanova di Verteneglio.

Parlare di lui, della sua esperienza di esule e di testimone dei tragici fatti delle foibe e dell’esodo, cosa che avevo fatto decine e decine di volte a studenti o attenti ascoltatori in posti molto lontani dal nostro Confine Orientale, a Roma alla Camera dei Deputati, a Milano, Trento, Siena, Venezia, Novara e in molti altri luoghi, proprio ieri ha suscitato in me un’emozione molto forte e un significato ancora più alto nel portare la sua testimonianza. Devo dirvi sinceramente che, per la prima volta, parlare in pubblico per me ieri non è stato facile, perché montavano i ricordi, le immagini dei viaggi fatti assieme in Istria, le chiacchierate durante la stesura del libro, i confronti sui temi dell’esodo, gli eventi fatti assieme dove lui portava la sua dolorosa esperienza di vita, ma che esternava sempre con molta dolcezza.

Qualcuno di voi ha conosciuto personalmente Marino, molti attraverso le pagine di ‘Rossa terra’ nelle quali lui era il principale protagonista. È grazie ai suoi racconti di vita vissuta che ho iniziato ad appassionarmi alle vicende storiche degli esuli e ad amare il suo splendido e travagliato popolo. Un popolo straordinario che la penna di Indro Montanelli aveva così ben descritto: ‘La serietà, la dignità, le generosità di questi italiani esemplari non servano da pretesto per dimenticarli; essi devono essere accolti con tutti gli onori nella collettività nazionale. Bella gente, la più bella d’Italia, la più educata, la più dignitosa. Ridotti a vivere in dieci o dodici in una stanza, riescono a farlo in un ordine e pulizia esemplari, cercando lavoro e senza mai lamentarsi’. Marino era proprio così.

D’ora in poi, quando sarò chiamato a parlare delle tragiche vicende dell’esodo e delle foibe, ci sarà un’emozione e un pensiero in più nel ricordo di quest’uomo che mi ha concesso l’onore di essergli amico e farmi partecipe della sua storia. Che esempio ci ha dato questo istriano dalla schiena dritta?

Nonostante la vita lo abbia costretto a superare prove terribili, come l’aver vissuto e subito da bambino le tragedie della guerra, la perdita prematura della madre, l’aver visto il padre portato via dai titini, l’essere stato testimone della fucilazione di 19 compaesani e infine il doloroso percorso dell’esodo e la difficile vita nei campi profughi, quest’uomo mite, onesto e tenace, ha guardato avanti con speranza. Ha convissuto con queste ferite profonde, indelebili, ma non si è fatto travolgere, come molti conterranei ha guardato avanti, oltre l’orizzonte dell’amato mare che dalle colline di Villanova s’intravvede, ha scelto la dolorosa via dell’esodo e ha lottato per dare una vita dignitosa a sé e un futuro ai propri figli

Lo scrittore Mauro Tonino assieme all’esule Marino Cattunar e suo figlio. Fotografia del 2012. Collezione di Mauro Tonino

Marino ha avuto fiducia nella vita, ha vissuto sempre con positività, dignità, dolcezza e delicatezza, senza acredine, ed è questo l’insegnamento più bello che ci lascia quest’uomo. Ho scelto due immagini per ricordarlo, la prima quando il Giorno del Ricordo 2013 portò la sua testimonianza a RAI 2, l’altra in un viaggio indimenticabile assieme ai suoi figli a rendere omaggio al sepolcro del padre Nazario, la foiba di Vines. Grazie della tua testimonianza Marino e grazie per avermi onorato della tua amicizia! Buon vento grande uomo!”

Cenno bibliografico – Mauro Tonino, Rossa terra.Viaggio per mare di un esule istriano con il nipote. Tra emozioni, storia, speranze e futuro, L’Orto della Cultura, Pasian di Prato (UD), 2013.

Giorno del Ricordo 2022 all’Istituto Bearzi di Udine. Mauro Tonino, a sinistra, con due studenti e Giorgio Gorlato. Collezione Gorlato

Note – Testi di: Giorgio Gorlato, Mauro Tonino e Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Sebastiano Pio Zucchiatti. Fotografie di Giorgio Gorlato e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine.  – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30.  Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web:  https://anvgdud.it/

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