I Luxardo e i Degiovanni di Zara raccontati da Bonetti a Udine, con l’ANVGD
Oltre 35 persone a Udine hanno seguito la conferenza di Bruno Bonetti dal titolo: Le grandi famiglie dalmate. I Degiovanni e i Luxardo: Zara da Napoleone a Tito. L’originale incontro si è tenuto il 5 giugno 2019, alle ore 19, presso il Caffè dei Libri di via Poscolle 65, col patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Club UNESCO di Udine.
Il ricercatore è stato introdotto da Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD). “Desidero ringraziare il relatore che è anche il segretario della nostra associazione – ha detto la Zuccolin – per la sua approfondita indagine genealogica che fa da antefatto culturale alla prossima visita d’istruzione che faremo il 12 giugno prossimo all’azienda Luxardo di Torreglia (PD) e all’Abbazia di Praglia”. Si ricorda che la famosa ditta produttrice del Maraschino è stata fondata a Zara, nel 1821, da Gerolamo Luxardo e, dopo l’esodo giuliano dalmata, è giunta alla 6^ generazione in quel di Torrreglia.
Certi antenati italiani di Bonetti si trovano in Dalmazia sin dal 1200. “Una terra con un’indiscussa impronta veneziana – ha esordito il relatore – la Dalmazia, sotto il dominio degli Asburgo, aveva l’italiano come lingua ufficiale”. Poi sono stati snocciolati i risultati di lunghe ricerche genealogiche. Molti avi italiani del ricercatore erano occupati in magistratura, avevano incarichi prefettizi, consiliari o erano abili imprenditori sin dal Settecento e ai tempi di Napoleone a Zara, a Spalato e /sull’Isola di Brazza.
Nella sua rigorosa relazione Bonetti si è avvalso di fotografie storiche, rari documenti anagrafici ed alcuni collegamenti all’attualità. “Vorrei farvi comprendere – ha detto – come i miei avi dalmati siano un incrocio tra italiani, croati, montenegrini e non solo, dato che i Degiovanni non sono altro che gli Ioannidis greci dell’Epiro, sotto dominazione ottomana”. Il relatore ha concluso il suo intervento con precisione storica, menzionando altri nuclei familiari italiani di Dalmazia e dintorni, come i Godnig, Cattalinich di Zara, gli Ivacich, Illich e Gilardi di Spalato e i Serravallo di Trieste. Ovviamente, visto che erano citati nel titolo dell’incontro, è stato riservato un largo spazio ai Degiovanni e ai Luxardo di Zara, questi ultimi annegati o fatti sparire dai titini nel 1944.
Dopo aver risposto ad alcune domande dei presenti, relatore e pubblico ha ascoltato un accorato intervento dell’ingegnere Sergio Satti, esule da Pola e decano dell’ANVGD di Udine. “Voglio ringraziare molto il relatore – ha detto Satti – perché con pacatezza ci ha presentato delle biografie e un brano di storia controverso; io ho apprezzato il fatto che la sua documentata esposizione è senza rancore”.
Tra i numerosi presenti c’erano la professoressa Renata Capria D’Aronco, presidente del Club UNESCO di Udine, Elio Varutti, vicepresidente dell’ANVGD di Udine, Barbara Rossi, delegato amministrativo dello stesso sodalizio, Bruna Travaglia del Consiglio Esecutivo della stessa ANVGD. Poi si sono notati il dottor Mario Canciani, presidente dell’Associazione Allergie e Pneumopatie Infantili (ALPI), nato a San Canzian d’Isonzo (GO) con babbo di Dignano d’Istria, lo scrittore Bruno Pecchiari, esule da Pola, Giorgio e Daria Gorlato esuli da Dignano d’Istria con i rispettivi consorti e Livio Sessa, originario di Trieste.
Al termine dell’incontro è seguito un breve rinfresco, gradita occasione di fare quatro ciacole in serenità.
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettore: Bruno Bonetti. Fotografie di Elio Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.
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