Search:
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | Gita a Zagabria per i mercatini di Natale
20675
post-template-default,single,single-post,postid-20675,single-format-standard,edgt-core-1.0.1,ajax_fade,page_not_loaded,,hudson-ver-2.2, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,transparent_content,blog_installed,wpb-js-composer js-comp-ver-6.9.0,vc_responsive

Gita a Zagabria per i mercatini di Natale

Gen 08 2021

Gita a Zagabria per i mercatini di Natale

La capitale croata, che conta 792 mila abitanti, è una città con due anime diverse. C’è la Città Alta, in croato Gornji Grad. Al suo interno c’è il Captol, forse stazione militare romana e capitolo religioso dal 1093, anno di fondazione della diocesi, con le parti più antiche dell’abitato urbano. Qui si trovano le pittoresche stradine avviluppate attorno alla Cattedrale e al Castello. Poi c’è la Città Bassa (Donji Grad), una zona a pianta ortogonale, più vivace con prestigiosi edifici barocchi e palazzi ottocenteschi.

Nel periodo natalizio si respira un’atmosfera incredibile e festosa, grazie ai meravigliosi addobbi nelle vie del centro storico. È il periodo dell’Avvento. Quest’anno ci ha partecipato anche un gruppo di soci del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine e Elio Varutti, vice presidente del sodalizio erano tra di essi.

Zagabria, il Teatro Nazionale. Fotografia di Daniela Conighi

Il 2018 è stato un anno intenso riguardo alle attività turistico istruttive dell’ANVGD di Udine con gite istriane a Antignana per la festa del prosciutto, alla basilica Eufrasiana di Parenzo, a Zagabria (Croazia), a Cilli (Slovenia), a Magdalensberg, vicino a Klagenfurt (Austria) e varie visite di delegazione a Grado (GO) con i dirigenti ANVGD di Gorizia e di Trieste. Poi una delegazione di Udine si è recata a Padova e a Roma per il congresso nazionale. Un’altra delegazione è stata a Laterina per la visita ai resti del locale Campo profughi giuliano dalmati con la delegazione ANVGD aretina, a Montevarchi (AR), Buccari Piccola (vicino a Fiume), Nona e Zara (in Dalmazia) per incontrare la locale Comunità degli italiani.

Per la visita a Zagabria il programma di Julia Viaggi prevedeva i seguenti punti. I gitanti da Udine si sono ritrovati alle ore 5 davanti alla Stazione Ferroviaria. Alle ore 05.10 partenza del pullman GT in direzione di Trieste. Fermate a Monfalcone e Palmanova per caricare altri partecipanti. Alle ore 6.15 ritrovo a Trieste, Piazza Oberdan, lato Palazzo della Regione ed arrivo del pullman. Proseguimento quindi  alle ore 6.30 in direzione della Slovenia e della Croazia. Breve sosta in corso di viaggio a Novo Mesto, per far salire un’altra gitante. Ingresso in Croazia e proseguimento per Zagabria. Arrivo a Zagabria alle ore 10.30 circa e incontro con la guida, la signora Maja, per la visita della città.

Un po’ di Storia

Nel 1242 il re d’Ungheria e di Croazia Bela IV, sotto la pressione dei mongoli, si rifugia a Zagabria bene accolto. Così decide di elevarla a città libera. Così rimase, pur tra i continui contrasti tra potere religioso e laico, fino all’incorporazione nell’Impero Austro Ungarico avvenuta nel 1815. C’è da accennare al fatto che le terre venete dell’Istria e della Dalmazia, governate per secoli dalla Repubblica di Venezia, con il Trattato di Campoformio del 1797, vengono cedute da Napoleone all’Austria. Nel 1805, col Trattato di pace di Presburgo, poi detta Bratislava, l’Istria, la Dalmazia e Cattaro sono trasferite dall’Austria al Regno d’Italia, governato dal Vicerè Eugenio di Beauharnais.

L’Austria, nel 1809, attacca in forze il Regno d’Italia filo-napoleonico, lungo il confine dell’Isonzo. Le truppe napoleoniche italo-francesi, riorganizzatesi, sbaragliarono quelle austriache, giungendo alla Pace di Schönbrunn, presso Vienna. Napoleone crea, allora, il nuovo stato delle Provincie Illiriche dell’Impero francese, includendovi l’Istria, la Dalmazia e Ragusa, unendole alla Carinzia (Austria), alla Carniola (Slovenia) e a una parte della Croazia, alla cosiddetta Croazia civile e a quella militare. Le Provincie Illiriche durano dal 1809 al 1814. Viene introdotto il Codice civile napoleonico, l’uguaglianza di tutti i cittadini, la coscrizione militare obbligatoria e la scuola in lingua italiana in Istria e il lingua slovena a Lubiana, capitale delle Provincie Illiriche (Fiorentin 2018).

Zagabria, la Città alta. Fotografia di Elio Varutti

Col 1815 la Croazia appartiene all’Impero Austro Ungarico fino al suo dissolvimento del 1918 con la Prima guerra mondiale. La scuola in lingua croata, oltre a quella tedesca, è attivata a Zagabria solo dopo i moti del 1848, che infiammano l’Europa. Le truppe croate, agli ordini di ufficiali austriaci, si distinguono in Friuli per la feroce repressione dei moti risorgimentali del 1848, perpetrando saccheggi, stupri e incendi di paesi, come emerge dai racconti di Caterina Percoto.

Nel 1918 nasce, ricco di gravi tensioni etniche, il Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, chiamato Regno di Jugoslavia nel 1929. Le forze dell’Asse, guidate da Germania e Italia, invadono la Jugoslavia nel 1941 smembrandola. Lubiana è annessa al Regno d’Italia e sorge il Governatorato della Dalmazia italiana, con Zara, Sebenico, Spalato e Cattaro. La Croazia indipendente, con capitale Zagabria, è autoproclamata e condotta, dal 1941 al 1945, al sanguinario dittatore filo-nazista Ante Pavelić, fondatore delle milizie nazionaliste anti-serbe ustascia. Al termine della Seconda guerra mondiale sorge la Federativa Repubblica Socialista di Jugoslavia, con a capo Tito. Alla sua morte, avvenuta nel 1980, rincomincia la disgregazione dei popoli slavi del sud, con le guerre iugoslave fratricide degli anni 1991-2001.

La Croazia ha aderito alla NATO il 1º aprile 2009 e col 1º luglio 2013 è il ventottesimo Stato membro dell’Unione europea. La moneta in corso è la kuna. Zagabria, capitale della repubblica croata indipendente dal 1991, si estende nella pianura del fiume Sava ed è oggi il centro politico, economico e culturale del paese. Nelle sue eleganti architetture, nei grandi monumenti e nell’impianto urbanistico si possono intravvedere le vicende storiche della città. Sviluppatasi nel medioevo come importante centro commerciale ed artigianale, una vocazione che ancor oggi si conferma, la città è ricca di numerosi negozi e dalla celebre Fiera internazionale.

Al termine della visita con guida turistica, c’è stato il pranzo con piatti tipici nel ristorante/trattoria Kaptol, vicino al Duomo. Nel pomeriggio c’era il tempo a disposizione dei partecipanti per la visita libera dei mercatini di Natale, con la curiosità del tram di Natale, addobbato per l’occasione.

I mercatini si trovano lungo la via Bogoviceva e in alcuni giardini, con la fontana e l’albero di Natale in Piazza del Bano Jelacic. Alle ore 17.30 c’è stata la partenza da Zagabria per il rientro nelle località di provenienza, con una breve sosta in corso di viaggio. Dopo le fermate a Novo Mesto, Trieste, Monfalcone e Palmanova, si è arrivati a Udine, davanti alla Stazione Ferroviaria alle ore 23 circa al termine della gita.

Zagabria, luminarie per i mercatini di Natale 2018. Fotografia di Elio Varutti

Riferimenti bibliografici

Flavio Fiorentin, L’eredità del Leone dal Trattato di Campoformio (1797) alla Prima guerra mondiale (1918), Udine, Aviani, 2018.

Caterina Percoto, Scritti friulani, con uno studio di Bindo Chiurlo, Udine-Tolmezzo, Libreria Aquileia, 1929.

Caterina Percoto, Novelle, Udine, Biblioteca del Messaggero Veneto, 2003.

Marco Tamborini, Iugoslavia, Guida d’Europa, Milano, Touring Club Italiano, 2^ ediz., 1982.

Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Fotografie di Daniela Conighi e E. Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.

0 Comments
Share Post
varutti
alessandra@artmediadesign.it
No Comments

Post a Comment