Bonetti e il suo libro Manlio Tamburlini e l’albergo Nazionale di Udine
C’è stata un’originale presentazione del libro di Bruno Bonetti intitolato Manlio Tamburlini e l’albergo Nazionale di Udine, edito da L’Orto della Cultura nel 2017. L’evento si è tenuto giovedì 20 giugno 2019 alle ore 17.30 presso il Caffè Contarena di Udine, in piazza Libertà. Organizzato dal Club UNESCO di Udine e dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) Comitato Provinciale di Udine, l’incontro aveva il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Ha aperto la riunione la professoressa Renata Capria D’Aronco presidente Club per l’UNESCO di Udine ed è intervenuto l’ingegnere Sergio Satti, esule da Pola e membro del Consiglio Esecutivo ANVGD di Udine, per portare il saluto della presidente Bruna Zuccolin. Si ricorda che il testo di Bonetti è già stato illustrato in pubblico con inedite diapositive in decine di occasioni nelle biblioteche, nelle sale universitarie dell’ateneo udinese, nei circoli culturali e, persino, nei bar e nelle osterie friulane.
La trama
È la storia dell’Albergo Nazionale di Udine (poi palazzo UPIM) e della famiglia Tamburlini che lo gestiva: dal nonno Daniele, camicia rossa con Garibaldi, al nipote Manlio, camicia nera con Mussolini.
Il volume di Bonetti ripercorre la storia dell’albergo Nazionale di Udine. Nel libro c’è la storia della famiglia Tamburlini che gestiva l’albergo stesso: da Daniele, amico di Antonio Andreuzzi, che lo coinvolge nei moti risorgimentali di Navarons del 1864, al nipote Manlio, lo squadrista impulsivo e maldestro che si caccia in guai più grandi di lui, soprattutto dopo il suo arruolamento a Tarcento nel Reggimento “Tagliamento”, tra i primi reparti di Salò.
La tecnica espositiva di Bonetti appare semplice e scarna per un tema complesso. Ogni frase del testo è documentata e verificata, perciò ha un forte valore dal punto di vista storico. Si avvale di una serie di biografie ricostruite anche grazie agli album familiari, oltre che dalle informazioni degli archivi parrocchiali, di quelli statali e di istituti di ricerca specialistici. L’autore ha utilizzato perfino qualche fonte orale, specificando in nota quanto è stato raccolto.
Nel testo sono citate varie località delle cosiddette terre perse dopo l’esodo giuliano dalmata assieme ad altri luoghi dell’Adriatico orientale con una presenza storicamente italiana. Si va da Fiume (Bonetti pag. 14), a Tolmino e Caporetto (p. 24). Poi emergono delle tensioni di concorrenza tra albergatori friulani. Sono menzionate Signo e Zara (p. 29). Viene ricordato che, nel 1883, in Dalmazia viene tolto l’insegnamento in lingua italiana, per passare a quella croata, oltre al tedesco ben s’intende, come voleva l’imperatore Francesco Giuseppe sin dal 1861, in evidente funzione anti-italiana. Postumia è menzionata (a p. 30), come pure Bencovazzo, Spalato (p. 31) Cittavecchia, sull’Isola di Lesina, Zara e Trieste (p. 34).
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Il libro di Bonetti presentato al Contarena
Bruno Bonetti, Manlio Tamburlini e l’albergo nazionale di Udine, Pasian di Prato (UD), L’Orto della Cultura, 2017, pp. 112, euro 13.
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Cenni nel web
Elio Varutti, Libro di Bruno Bonetti presentato a S. Quirino, Pordenone, con l’ANVGD, on line dal 5 dicembre 2018. http://eliovarutti.blogspot.com/2018/12/libro-di-bruno-bonetti-presentato-s.html
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettore: Bruno Bonetti. Fotografie della Collezione di Bruno Bonetti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin.
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