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Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Udine | Antologia artistica a Venezia di Carlo Mihalich, pittore nato a Fiume
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Antologia artistica a Venezia di Carlo Mihalich, pittore nato a Fiume

Mar 31 2025

Antologia artistica a Venezia di Carlo Mihalich, pittore nato a Fiume

È un vedutista del Terzo millennio? Sicuramente Carlo Mihalich è un re dell’acquerello nei panorami. Molti suoi paesaggi e scorci di Venezia mi fanno venire in mente i grandi vedutisi del Settecento come Canaletto, Luca Carlevarijs, Bernardo Bellotto, Francesco Guardi o Michele Marieschi. Le opere di Mihalich, tuttavia, non si fermano alla virtuosa veduta da cartolina, pur strepitosa, come è in Canaletto e amici. Lui travalica il confine della forma. La macchia dell’acquerellata cattura l’attenzione dell’osservatore che vede una Basilica di San Marco soffusa, mistica, o un Tempio della Madonna della Salute come immerso nella nebbia, indecifrabile nei contorni, o un Canal Grande e Rialto vibranti nel tremolio delle onde sbavate, tutte sue opere del 1999.

In certi suoi quadri si nota un delicato fluire di splendidi colori che vanno a fissarsi sulla carta o sulla tela, sancendo in modo eccellente così la definizione dell’indefinito in natura. È come un ritmo ipnotico che affascina chi sta davanti all’opera. Sono i colori di Mihalich a tirarti addosso la bellezza. Qui non c’è il pericolo che la commercializzazione dell’opera d’arte, sviluppatasi a partire dai primi decenni del secolo XIX, come ha scritto Karel Teige, vada a spegnere l’apprezzamento spirituale dei valori estetici (Teige K 2000).

Nella sua squisita creatività il pittore fiumano-veneziano si è lasciato andare pure a delle meravigliose campiture di tipo astratto, dove il colore impera e avvolge il visitatore nella totale espressione artistica. Si sviluppano così grandi emozioni di nostalgia, melanconia e rimembranze delle fiabe della nonna, della cuccuma di casa, della bora istriana e del mare Adriatico (opere dal 2000 al 2022).

Il pittore Carlo Mihalich è nato il 9 aprile 1934 a Fiume, quando la città del Golfo del Quarnaro era nel Regno d’Italia. I suoi genitori gli hanno fornito un’educazione di tradizione e cultura mitteleuropea. Dopo l’occupazione jugoslava di Fiume, nel 1946 è esule, con la famiglia, a Venezia ospitato da conoscenti locali. Col 1950 frequenta per qualche tempo l’Istituto d’Arte dei Carmini e verso il 1955 ha inizio la sua carriera artistica. Ha esposto in mostre, personali e collettive, in molte città italiane e anche all’estero (Toronto, Parigi, Londra, Melbourne, Stoccolma e Città del Messico). Il pittore ha donato una propria opera a Papa Giovanni Paolo II, nel 1985, a Marghera (VE).

Carlo Mihalich, Fiume, la mia città Dolce… amara,1934-1946, acquerello, cm 50 x 70

Nel mese di aprile del 1988 Mihalich ha vinto il primo premio assoluto per l’acquarello alla VIII Biennale Europea celebrativa del 30° anniversario di fondazione della Comunità Europea, con la seguente motivazione: «Artista che porta avanti un intelligente ed estroso dialogo di raffigurazione e di cromie con originalità di linea e contenuto, dimostrando la sua padronanza nell’uso dell’acquarello». Tra le sue opere non poteva mancare una citazione della nota canzone di Sergio Endrigo, nato a Pola, il titolo è infatti: “Vorrei essere un albero che sa dove è nato e dove morirà”; si tratta di un albero dipinto in acrilico del 2016, di cm 16 x 27.

Per il Giorno del Ricordo del 2023, nell’ambito della rassegna “L’arte senza confini”, ideata da Silvia Zanlorenzi, dirigente del Comitato provinciale di Venezia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), la produzione artistica di Carlo Mihalich è stata in mostra in Campo Santa Fosca a Venezia. L’autore ha riproposto un viaggio lungo la costa dell’Alto Adriatico, il Carso, il Quarnaro, dalla città di origine Fiume fino a Venezia, città d’adozione, in una prospettiva nuova e conforme ai tempi. “La sua arte senza confini è in sintonia con la nuova geopolitica europea – è  stato scritto – che vede finalmente Istria, Fiume e la costa dalmata ritrovarsi in un unico spazio sovranazionale, l’Unione Europea, privo di dolorosi confini, gli stessi che sempre ciascun esule e profugo di guerra si ritrova a dover valicare senza mai potersi liberare del tutto del proprio personale bagaglio di sofferenza e dunque sempre alla ricerca, egualmente attuale, di risolvere i conflitti delle differenze nella pace e nella mutua comprensione”.

A tale progetto veneziano ha collaborato Alessandro Cuk, presidente del Comitato Provinciale dell’ANVGD di Venezia. La mostra di Mihalich è stata aperta dal 3 al 18 febbraio 2023 a cura di Elena Petras Duleba, gallerista e Art Cultural Manager della D’E.M. International Venice Art Gallery. All’inaugurazione della rassegna ha parlato Siro Perin, critico e storico dell’arte.

A Mestre (VE), dal 13 al 27 luglio 2024, si è tenuta la mostra antologica “Le corde del cuore, sentimento, amore e arte del Maestro Carlo Mihalich” nelle sale espositive della Galleria d’Arte D’EM Venice Art Gallery. Nell’occasione è stato presentato il prestigioso catalogo antologico delle sue opere.  L’artista vive a Maerne di Martellago (VE).

La copertina del catalogo antologico di Carlo Mihalich, 2024

Un catalogo esclusivo

Il corposo volume è nato sotto l’egida del Comitato tecnico scientifico della Galleria D’E.M., che è composto da critici e storici dell’arte come: Siro Perin, Barbara Bortot, Maurizio Favaretto e Giorgia Pollastri. Nel testo ci sono gli scritti e i saggi di Elena Petras Duleba, Nereo Laroni, Elio Varutti, Mario Stefani, Guido Perocco, Guglielmo Gigli, Enrico Fletzer, Fulgenzio Livieri, Angelo Mistrangelo, Carlo Accossato, Ubellino Cecchinato, Vittorio Compagno, Paolo Rizzi, Lorenzo Renzulli, Filomena Spolaor, Angelo Dolce e Renato Musetti.

Il pittore non lo ha scritto espressamente, ma tutto il volume è dedicato alla sua cara moglie, Mariagrazia, spirata nel 2020, che lo ha sempre incoraggiato e spinto a dedicarsi all’arte. Mi par di capire che più che una Musa ispiratrice, per lui fu un autentico pilastro della sua vita, a tratti tribolata a causa della guerra, delle privazioni e dello sradicamento socio-territoriale. È una dedica venata e molto romantica, ricca di grande spiritualità (comunicata allo scrivente con lettera del 17 febbraio 2025).

Tale atto sentimentale è di un uomo d’altri tempi, legato agli affetti degli avi con dei saldi principi di rispetto per il multilinguismo e la multiculturalità della città di Fiume dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento. È proprio una storia di un’altra epoca.

Il libro qui recensito – Elena Petras Duleba, Le corde del cuore, sentimento, amore e arte del Maestro Carlo Mihalich, pittore fiumano di origine veneziana. Catalogo antologico, Venezia, edizioni. D’E.M. International Venice Art Gallery, 2024, pp. 304.

Carlo Mihalich, Vorrei essere un albero che sa dove è nato e dove morirà, acrilico, 2016, cm 16 x 27

Cenni bibliografici e del web

– Rodolfo Decleva, Piccola storia di Fiume 1847 – 1947, Sussisa di Sori (GE), impaginato da ilpigiamadelgatto, II edizione, 2017.

– Carlo Cesare Montani, Venezia Giulia – Istria – Dalmazia. Pensiero e vita morale. Tremila anni di storia. Antologia critica. Cronologia (prima edizione: 2021) Udine, Aviani & Aviani, 2.a ediz., 2024.

– Siro Perin,  Intervista al Maestro Carlo Mihalich nel suo studio, on line dal 13 dicembre 2021  su www.youtube.com/

– Siro Perin, Presentazione dell’artista Carlo Mihalich, on line dal 30 novembre 2023 su www.youtube.com

– Karel Teige, Jarmark umění (titre original), traduit du tchèque par Manuela Ghergel: Le Marché de l’art, Paris, Allia, 2000.

– Elio Varutti, Carlo Mihalich, pittore veneziano nato a Fiume, on line dal 05/07/2022 su www.anvgd.it/

Silvia Zanlorenzi (ideatore del progetto), Le opere artistiche di Carlo Mihalich in mostra a Venezia, on line dal 01/02/2023  su  www.anvgd.it/

Recensione di Elio Varutti. Networking di Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Carlo Mihalich, Claudio Ausilio (ANVGD Arezzo), Bruna Zuccolin, Bruno Bonetti, Sergio Satti (ANVGD Udine) i professori Marcello Mencarelli, Ezio Cragnolini e Annalisa Vucusa. Copertina: Carlo Mihalich, Canal Grande e Rialto n. 1, acquerello, cm 76 x 5, 1999. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Adesioni all’elaborato: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e ANVGD di Arezzo.

Fotografie di Elio Varutti e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia n. 29 a Udine – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin, che fa parte pure del Consiglio nazionale del sodalizio e, dal 2024, è Coordinatore dell’ANVGD in Friuli Venezia Giulia.  Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/

Locandina della mostra personale di Carlo Mihalich del mese di febbraio 2023 a Venezia intitolata: “L’arte senza confini”, a cura di D’E.M. International Venice Art Gallery, in collaborazione col Comitato Provinciale dell’ANVGD di Venezia
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varutti
alessandra@artmediadesign.it
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